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LUGANO

UDC Lugano: “Un criminologo a luci rosse per Besso!”

UDC Lugano: “Un criminologo a luci rosse per Besso!”
LUGANO – La volontà di affidare il monitoraggio della situazione dello spaccio e di cocaina in via Besso al criminologo Michel Venturelli, decisione riportata dalla stampa odierna, ha destato l’attenzione del gruppo UDC in Con...

LUGANO – La volontà di affidare il monitoraggio della situazione dello spaccio e di cocaina in via Besso al criminologo Michel Venturelli, decisione riportata dalla stampa odierna, ha destato l’attenzione del gruppo UDC in Consiglio comunale a Lugano.

Alessandra Noseda Fontana, Marco Chiesa ed Eros Mellini, “senza alcuna volontà di scadere in sterili polemiche o mostrare a priori sfiducia nei confronti della persona in questione” hanno inoltrato nel primo pomeriggio un’interpellanza con la quale chiedono di conoscere i “motivi hanno spinto l’Esecutivo di Lugano a scegliere la consulenza del signor Venturelli, già coordinatore del Club Associati Svizzera Italiana e membro del gruppo di lavoro incaricato dal Governo di esaminare la situazione sul fronte delle luci rosse oltre che ideatore del portale www.quickflirt.ch”. In particolare i tre firmatari dell’interpellanza chiedono al Municipio se “non si ritiene sufficiente la professionalità della polizia cittadina per affrontare questo problema e trovare delle soluzioni adeguate”.

Secondariamente i rappresentati della sezione Luganese dell’UDC chiedono di conoscere i termini del mandato. “Cosa intende il Municipio, e in particolare l’on. Pelli, con ‘suggerire delle tecniche non convenzionali di contrasto economicamente sostenibili’?” è la terza domanda rivolta all’Esecutivo di Lugano.

“Il fatto che il signor Venturelli, nella sua intervista odierna, si esprima parlando di “strategie utili ad infastidire il più possibile il mercato, e che permettano di limitare il fastidio che arreca al cittadini” significa che il Municipio, conferendo questo mandato, ha abdicato al suo compito di garante della sicurezza, dell’ordine e della legalità?” è la quarta domanda rivolta ai municipali cittadini. Concludendo la propria interrogazione i tre firmatari dell’interpellanza si rivolgono al Municipio chiedendo se “Lugano dovrà accettare questo fenomeno e farsene una ragione?” e se “il Municipio si accontenta di palliativi nel settore della sicurezza?”.

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