Tre ticinesi fra i primi agronomi con bachelor
ZOLLIKOFEN - Vi sono anche tre ticinesi fra i primi agronomi con bachelor diplomati alla Schweizerische Hochschule für Landwirtschaft (Scuola universitaria professionale di agronomia) di Zollikofen (BE). Si tratta di Simon Bachmann di Prato-Sornico, Vito Bortolotti di Biasca e Leandro Custer di Beride, i quali hanno recentemente ricevuto il diploma in occasione di una cerimonia tenutasi al Centro Paul Klee di Berna alla presenza di Gianni Moresi, direttore aggiunto della Divisione della formazione professionale.
I tre giovani, dopo aver svolto un apprendistato e conseguito la maturità professionale tecnica, hanno seguito i corsi a Zollikofen, nel Canton Berna, ottenendo così i primi diplomi di agronomo con bachelor in economia agraria o forestale. In totale, la Scuola ha consegnato 57 diplomi a livello di
bachelor fra i quali, appunto, i primi bachelor. L’interesse in questo campo è sempre crescente: in quest’anno accademico è stata toccata la soglia dei 150 giovani iscritti. Un vero record per l’istituto bernese.
Ecco i tre diplomati
Simon Bachmann (classe 1982) di Prato-Sornico (Vallemaggia) ha svolto l’apprendistato di meccanico di veicoli pesanti nel Garage V. Togni di Giumaglio e la formazione alla Scuola professionale artigianale e industriale (SPAI) di Locarno, dove in seguito ha ottenuto la maturità professionale. Dal 2002 ha lavorato a Peccia come meccanico e camionista dapprima nel Garage Medici poi nella ditta Vedova Trasporti. Nel 2004 ha svolto uno stage da L.Debrot a Chambrelien nel Canton Neuchâtel per poter accedere alla Schweizerische Hochschule für Landwirtschaft di Zollikofen, che ha cominciato a frequentare dal 2005. Nell’estate 2008 è diventato “agronomo con Bachelor of science BFH in agronomia e specializzazione in produzione vegetale” dopo aver superato gli esami alla Schweizerische Hochschule für Landwirtschaft di Zollikofen. “Test di resistenza del frumento contro la carie (Tiletia Caries) e valutazione di metodi di lotta alternativi” è il titolo del suo lavoro di bachelor.
Vito Bortolotti (classe 1981) di Biasca, ha svolto l’apprendistato di selvicoltore nella Dazzi & Frei di Chiggiogna e la formazione alla Scuola professionale artigianale e industriale (SPAI) di Bellinzona, dove in seguito ha ottenuto anche la maturità professionale. Ha lavorato anche in qualità di operaio agricolo nell'azienda agricola di famiglia “la Fattoria Bortolotti-Gianotti....bio con la gemma da più di 20 anni”, ha svolto il corso di casearia a Mezzana ed ha passato una stagione all'alpe Carassina (fam.Martinelli) come casaro e aiuto-casaro (in valle Carassina fra la diga del Luzzone e l'Adula). Nell’estate 2008, dopo aver superato gli esami alla Schweizerische Hochschule für Landwirtschaft di Zollikofen, è diventato “forestale con Bachelor of science BFH in economia forestale”; lavoro di bachelor: “Gestione dei parchi agroforestali a “Karité” (pianta della zona centroafricana) e le sfide verso i cambiamenti climatici”. Il primo novembre 2008 partirà per sei mesi in Honduras (praktikum forestale) per assicurare un occhio silvicolo ad un progetto (della SHL e della DEZA) riguardante le strategie per lo sviluppo rurale del paese („Views of the rural poor" der Schweizerischen Hochschule für Landwirtschaft, Zollikofen. Wald und Armut, Bedeutung der forstwirtschaftlichen Ressourcen für arme Familien in zwei Gemeinden).
Leandro Custer (classe 1985) di Beride, ha svolto l’apprendistato di agricoltore a Mezzana e l’attività pratica nel primo anno ai Terreni alla Maggia ad Ascona e il secondo anno dalla Famiglia Antonioli a Novaggio. In seguito, ha ottenuto la maturità professionale a Trevano. Nell’estate 2008 è diventato “agronomo con Bachelor of science BFH in agronomia e specializzazione in economia agraria” dopo aver superato gli esami alla Schweizerische Hochschule für Landwirtschaft di Zollikofen. “Fattori di successo degli alpeggi ticinesi” è il tema del suo lavoro di bachelor.
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!