Cerca e trova immobili
STABIO

Discarica Gaggiolo, Lorenzo Croce: "Pronto a fare lo sciopero della fame e a bloccare la dogana"

Croce, il presidente dell'AIDAA ha illustrato oggi gli esiti dell'incontro di settimana scorsa con la Commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia e ha promesso la disobbedienza civile, qualora le autorità cantonali, regionali e provinciali non giungessero a un accordo ufficiale per risolvere il problema della discarica del Gaggiolo che interessa la zona di confine tra Stabio e Gaggiolo. Inoltre Croce ha informato i giornalisti che è stata avviata oggi, ufficialmente, una class action contro l
None
Discarica Gaggiolo, Lorenzo Croce: "Pronto a fare lo sciopero della fame e a bloccare la dogana"
Croce, il presidente dell'AIDAA ha illustrato oggi gli esiti dell'incontro di settimana scorsa con la Commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia e ha promesso la disobbedienza civile, qualora le autorità cantonali, regionali e provinciali non giungessero a un accordo ufficiale per risolvere il problema della discarica del Gaggiolo che interessa la zona di confine tra Stabio e Gaggiolo. Inoltre Croce ha informato i giornalisti che è stata avviata oggi, ufficialmente, una class action contro l
STABIO - E' un Lorenzo Croce pronto alla battaglia quello che si è presentato oggi davanti alla discarica di Gaggiolo: "Qualora non si arrivasse a un accordo definiti...
STABIO - E' un Lorenzo Croce pronto alla battaglia quello che si è presentato oggi davanti alla discarica di Gaggiolo: "Qualora non si arrivasse a un accordo definitivo e a un protocollo d'intesa ufficiale, siamo pronti all'atto di disobbedienza civile. Occuperemo la dogana, ci incateneremo e cominceremo lo sciopero della fame". Vuole andare fino in fondo il presidente dell'Aidaa, l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che questo pomeriggio, proprio davanti alla discarica della discordia di Gaggiolo, ha riferito dei particolari dell'incontro di settimana scorsa con la Commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia.

Croce ha informato di aver chiesto alla regione Lombardia di farsi carico di una nuova trattativa bilaterale con il Canton Ticino che veda coinvolti anche i residenti del Gaggiolo e che abbia come obiettivi minimi un'ulteriore abbassamento della discarica di almeno 10 metri, il riconoscimento di un diritto risarcitorio per i danni fin qui subiti dai residenti che per anni hanno dovuto convivere con le due discariche e che si sono visti privati di almeno tre ore al giorno della luce naturale del sole a causa della montagna costruita davanti alle loro abitazioni e questo a prescindere dagli esiti dell'inchiesta giudiziaria e della class action che la sua associazione ha deciso di portare avanti.

"Abbiamo chiesto - ha spiegato Lorenzo Croce - il costante monitoraggio della situazione ambientale del suolo, del sottosuolo, della falda e dell'aria ambiente nella zona per almeno altri venti anni e che la regione si faccia carico nella trattativa con gli elvetici di far passare il principio che per il presente e per il futuro non possano più essere realizzate nuove discariche di qualsiasi materiale a meno di cinque chilometri dal perimetro del confine di stato, perchè dai signori svizzeri ci possiamo aspettare di tutto".

La questione della discarica sta assumendo dimensioni internazionali e Lorenzo Croce, con il lancio della Class Action, tiene a precisare che "l'intesa tra le autorità cantonali, i comuni coinvolti e la Provincia è un accordo che non ha valore giuridico". Insomma, riprendendo le parole di Croce, è un "accordo tra gentiluomini" che finora non avrebbe portato ai risultati sperati: "La discarica non è stata abbassata. Contrariamente a quanto promesso, il volume di materiale depositato è aumentato. E' un panettone enorme".

red

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE