TICINO
Si è riunita la CPC dell'edilizia e del genio: dopo il plenum lo sconforto
Si è riunita la CPC dell'edilizia e del genio: dopo il plenum lo sconforto
BELLINZONA - Si è riunita ieri sera la Commissione Paritetica Cantonale dell'edilizia. Due gli argomenti, tra i vari casi affrontati, che hanno catalizzato la seduta: la situazione creatasi in Ticino a causa del vuoto contrattuale del settore d...
BELLINZONA - Si è riunita ieri sera la Commissione Paritetica Cantonale dell'edilizia. Due gli argomenti, tra i vari casi affrontati, che hanno catalizzato la seduta: la situazione creatasi in Ticino a causa del vuoto contrattuale del settore dell'edilizia e del genio civile e l'assemblea dei creditori convocata per il fallimento della ditta Socedil SA.
Nel primo caso la CPC ha deciso di rinviare "ogni ulteriore approfondimento e presa di posizione in attesa dell’incontro già previsto tra le parti contraenti (SSIC, sezione Ticino da una parte ed i sindacati OCST e UNIA dall’altra parte) previsto per lunedì 18 febbraio 2008" mentre per quanto concerne il fallimento della ditta SOCEDIL SA e la proposta di concordato inoltrata dall'amministratore unico il plenum della Commissione ha espresso il proprio stupore e sconcerto.
Il plenum della Commissione esprime il proprio disapputnto per le lungaggini dell'inchiesta penale che deve rilevare eventuali violazioni commesse nella gestione della società e per la mancanza di elementi giuridici di primaria importanza per ricostruire e valutare la vicenda nella propria integralità. Ritiene inoltre inopportuna la presentazione di un progetto di concordato mentre l’inchiesta penale è ancora in corso. Altro motivo di sconcerto è il fatto che la voragine creata dalla fallita Socedil SA ammonta, complessivamente, a poco meno di 10 milioni di franchi; con la proposta di un rimborso limitato al 25% a favore dei creditori in 3a. classe, i responsabili della fallita intendono evitare il fallimento e lenire eventuali responsabilità penali risparmiando così più di 4 milioni di franchi (25% di fr. 5'768'182 iscritti in graduatoria in 3a. classe). Per concludere la Commissione ritiene "stupefacente constatare che nei creditori di 3a. classe, la Divisione principale IVA risulti creditrice per un importo complessivo pari a fr. 4'230'364.45 (!!!). L’IVA in questo contesto si troverebbe ad incassare soli fr. 1'057'591.10 e con il proprio eventuale consenso al Concordato aprirebbe alle ditte del settore un nuovo modo per garantirsi della liquidità importante senza far fronte ai propri impegni e soprattutto senza fallire, consentendo così il proliferare di comportamenti che favoriscono solo la concorrenza sleale tra imprese e offendono il principio della parità di trattamento".
Queste sono le ragioni che spingono il plenum della Commissione paritetica ad opporsi alla proposta di Concordato avanzata dall'amministratore unico della Socedil SA, il signor Bruno Aili. La CPC lancia inoltre un appello pubblico affinché tutti i creditori di 3a. classe, a partire dalla Divisione Principale IVA, rifiutino la proposta di Concordato.
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