Nicola Balestra, ricerche ancora ferme. Il Capitano Lavergne: "Non è detto che il corpo possa essere recuperato"
CHAMONIX - I lavori recupero di Nicola Balestra, la guida alpina rimasta intrappolata domenica tra le nevi del Monte Bianco, sono interrotte ormai da due giorni. Il capitano Laverge ci ha spiegato che le pessime condizioni meteorologiche rendono impossibile i lavori e che si prevedono ormai periodi molto lunghi prima che vi siano delle condizioni tali da permetterne il recupero.
Le ricerche sono ricominciate?
"Non si tratta di ricerche perché sappiamo esattamente dove il corpo è situato. E' un lavoro di estrazione. Si è ritornati sul sito due giorni fa, ma le continue intemperie ci hanno costretto a desistere. Da due giorni non c'è più visibilità. A breve termine un miglioramento non è previsto. Il problema si presenterà anche per l'instabilità del manto nevoso e quindi neppure alla fine delle precipitazioni non riusciremo ad andarci.
Quante le persone impiegate?
"Il primo giorno eravamo in 9 uomini e il giorno dopo abbiamo continuato in 6. Non possiamo mettere in pericolo la vita di così tante persone per recuperare un corpo, anche se naturalmente l'amore per il nostro mestiere e la solidarietà tra gli amanti della montagna ci spinge a lavorare".
Ci sono ancore speranze per ritrovarlo?
Ho contattato la famiglia e ho spiegato loro la situazione. Riprenderemo il lavoro non appena le condizioni lo permetteranno, ma il corpo non è detto che possa esser recuperato.
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