Asfaltopoli, pubblicato il rapporto: cifre, nomi e retroscena

LUGANO - Il domenica "Il Caffè" ha pubblicato oggi sul proprio sito Internet il rapporto della Commissione della concorrenza (Comco) sullle ditte di asfalto e pavimentazione (19 aziende) che dal 1999 al 2005 si spartivano illegalmente il mercato dell'asfalto in Ticino.
Un lungo documento di 76 pagine che porta alla luce tutti i retroscena, gli accordi sotto banco, le convenzioni segrete, nonchè le riunioni settiminali delle 19 aziende ticinesi.
Fondamentali nel rapporto, che è stato consegnato venerdì ai membri della Gestione e alla Procura, sono i verbali delle riunioni, durante le quali le aziende si ripartivano le commissioni, sia private che pubbliche.
Come si apprende dal documento (a pagina 10) quasi tutti ammettono di aver partecipato alle riunioni settimanali, ma alcune ditte sostengono tuttavia di non sapere nulla della convenzione, che stabiliva la ripartizione del mercato dell'asfalto e delle pavimentazoni: "Anche se la convenzione - come affermano i destinatari - è stata solo utilizzata come direttiva, essa non è rimasta senza effetto. Serviva quale strumento per realizzare una rotazione delle offerte da cui risultava un accordo di ripartizione del mercato. L'elemento essenziale per la procedura è costituito unicamente dal fatto che ogni impresa, partecipando alle riunioni, ha manifestato il proprio interesse all'assegnazione delle commesse mediante un cosiddetto gentlement agreement".
Come detto, sulla lista delle venti aziende sarebbero coinvolte solo 19 ditte. L'unica che non ha mai partecipato alle riunioni e che quindi sarebbe esclusa dagli accordi illeciti è la Luongo.




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