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Scintille Teseu-CASI, ma Ongaro annuncia: 'Basta blitz'

Tira aria di bufera tra il commissario capo del gruppo Teseu Bruno Ongaro ed il coordinatore della CASI, il criminologo Michel Venturelli.
Ti Press
Scintille Teseu-CASI, ma Ongaro annuncia: 'Basta blitz'
Tira aria di bufera tra il commissario capo del gruppo Teseu Bruno Ongaro ed il coordinatore della CASI, il criminologo Michel Venturelli.
di Joe Pieracci LUGANO - Al Bosco di Cadenazzo, San Gottardo ad Arbedo, Osteria sportivi ad Arbedo, Bibo's a Bellinzona, Osteria Ronco a Cadenazzo, Motel a Castione, Lago Maggiore a Riazzino, Hollywood a Cadenazzo e Belvedere anche a ...

LUGANO - Al Bosco di Cadenazzo, San Gottardo ad Arbedo, Osteria sportivi ad Arbedo, Bibo's a Bellinzona, Osteria Ronco a Cadenazzo, Motel a Castione, Lago Maggiore a Riazzino, Hollywood a Cadenazzo e Belvedere anche a Cadenazzo nel Sopraceneri. E poi Bar Oceano a Lugano, Calypso 1 a Melano, Calypso 2 a Ponte Cremenaga e Bellavista a Balerna nel Sottoceneri. In tutto sono 13 i locali a luci rosse ticinesi iscritti alla CASI, l'associazione dei postriboli ticinesi.

La CASI rappresenta, secondo quanto affermato dai proprietari dei bordelli ticinesi, la volontà degli associati nel darsi delle regole e nel farle rispettare dalle loro calde clienti. Una volontà sintetizzata in una carta dei diritti e dei doveri che ogni socio deve sottoscrivere e che si basa su tre principi fondamentali: legalità, sicurezza e salute.

In pratica si tratta di un club di imprenditori del mondo delle luci rosse che, associandosi, vorrebbe indicare la strada a Governo ed istituzioni cantonali per aprire un dialogo sulla prostituzione. La ricerca del dialogo però, finora, sembra dare pochi frutti. A dircelo, chiaramente, è Bruno Ongaro, commissario capo del gruppo Teseu, la buoncostume nostrana.

Ongaro, quali sono i rapporti tra Teseu e la CASI?
"Dovremo vedere. Ci servono fatti, non parole".

Si spieghi meglio...
"La nascita di un'associazione a tutela della legalità naturalmente è ben vista. Finora però, i fatti, non ci danno grandi soddisfazioni. Anzi: abbiamo l'impressione che la CASI non sia nata per proteggere o aiutare le ragazze che operano nel mondo del sesso, ma unicamente per una migliore aggregazione dei tenitori di bordello".

Quali sono i numeri della CASI?
"Finora alla CASI hanno aderito solo 13 locali, su una 30ina che ci sono in Ticino. Noi di Teseu non sappiamo ancora esattamente quali sono i motivi reali della mancata adesione di più della metà degli altri postriboli. I numeri indicano comunque che non c'è una veduta d'insieme. E dunque, verosimilmente, ma questa è una mia opinione personale, gli altri non condividono gli scopi di questa associazione".

Cosa non le piace della politica CASI?
"Le faccio un esempio: quelli della CASI fanno uno sconto sul prezzo delle camere delle ragazze regolarmente annunciate. Quindi vuol dire che a quelle non annunciate fanno pagare un prezzo più alto. Si può ipotizzare che si specula e si guadagna sull'illegalità. Ed ecco dunque che automaticamente nascono dei dubbi sulla vera operatività dell'associazione".

Detto della CASI, un'ultima domanda: siamo in clima pre-elettorale, sono previsti altri blitz nei postriboli ticinesi, nei prossimi tempi?
"No, non ne sono previsti".

Botta e risposta: parla Venturelli

Venturelli, cosa ne pensa della dura presa di posizione di Ongaro sulla CASI?
"Prima che nascesse la CASI l’operato del gruppo Teseu non era mai messo in discussione. Capisco quindi che il commissario Ongaro, che chiede dei fatti, veda la CASI più come un ostacolo che come un possibile interlocutore. I fatti? E’ stato il sottoscritto ad accorgersi che il gruppo Teseu operava da oltre 4 anni utilizzando normative della LDDS errate. Capito l’errore il gruppo Teseu ha istruito i gestori dei locali con nuove interpretazioni della LDDS, ma errate pure quelle. Se la CASI non se ne fosse accorta, anche questo errore avrebbe potuto generare delle espulsioni. I fatti sono che una ragazza che secondo i responsabili della Teseu non poteva regolarizzare la propria posizione in Svizzera, ha ricevuto il permesso dall’ufficio manodopera estera tre giorni dopo. I fatti sono tanti, ma il fatto che deve far riflettere è che prima che nascesse la CASI le ragazze in regola erano 120, mentre ora sono circa 200".

Secondo lei, in futuro, un dialogo più costruttivo tra la CASI, Teseu ed il Governo è possibile?
"Questo sarà possibile solo il giorno in cui il gruppo Teseu sarà in grado di fornire delle indicazioni affidabili. Con gli altri uffici dello Stato toccati dal fenomeno prostituzione i rapporti sono invece costruttivi e volti alla ricerca di soluzioni percorribili".

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