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Radon e mortalità: il Ticino secondo solo al Giura

Il radon è, dopo il fumo, la principale causa di cancro ai polmoni in Svizzera: ogni anno 240 persone muoiono perché vivono in abitazioni dove le concentrazioni di questo gas superano i valori limite. In Ticino il rischio di sviluppare un tumore maligno è particolarmente elevato.
Foto d'archivio
Radon e mortalità: il Ticino secondo solo al Giura
Il radon è, dopo il fumo, la principale causa di cancro ai polmoni in Svizzera: ogni anno 240 persone muoiono perché vivono in abitazioni dove le concentrazioni di questo gas superano i valori limite. In Ticino il rischio di sviluppare un tumore maligno è particolarmente elevato.
LUGANO - Il radon è, dopo il fumo, la principale causa di cancro ai polmoni in Svizzera: ogni anno 240 persone muoiono perché vivono in abitazioni dove le concentrazioni di questo gas superano i valori limite. E il Ticino è uno dei canto...

LUGANO - Il radon è, dopo il fumo, la principale causa di cancro ai polmoni in Svizzera: ogni anno 240 persone muoiono perché vivono in abitazioni dove le concentrazioni di questo gas superano i valori limite. E il Ticino è uno dei cantoni dove la mortalità è più elevata. L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) si è posto come obiettivo di dimezzare il rischio di cancro identificando e risanando gli edifici contaminati entro il 2014.

Il radon è un gas invisibile e inodore prodotto dal decadimento dell'uranio nel sottosuolo. Se gli edifici non sono ermeticamente isolati, può infiltrarsi nei locali e provocare a lungo termine tumori maligni. Questo gas si è rivelato più pericoloso dell'amianto o dei solventi. Secondo uno studio realizzato dall'Università di Hannover su incarico dell'UFSP, infatti, in Svizzera in media l'8,5% dei decessi per cancro ai polmoni è causato dall'esposizione al radon.

La mortalità però varia notevolmente da cantone a cantone poiché la concentrazione di randon dipende dalle condizioni geologiche. In Ticino il rischio di sviluppare un tumore maligno è particolarmente elevato: il radon è infatti responsabile del 15,7 % dei decessi per cancro ai polmoni. Solo il canton Giura ha un tasso più elevato (16,1%). Anche a Neuchâtel (15%), Glarona (14,1%), Grigioni (13,4%), Uri (12%) e Lucerna (11,1%) la mortalità è particolarmente elevata.

L'ordinanza sulla radioprotezione (ORaP) fissa il valore limite di randon a 1000 Becquerel/m3 e per legge gli edifici che superano questa concentrazione devono essere risanati. Le abitazioni costruite a partire dal 1994 e i vecchi edifici ristrutturati non devono superare il valore operativo, fissato a 400 Bq/m3.

In Svizzera circa 15 000 persone vivono in edifici dove il valore limite è superato. Per loro il rischio di contrarre un cancro ai polmoni è doppio rispetto a chi vive in edifici non contaminati. Altre 100 000 persone abitano in locali dove le concentrazioni sono al di sopra del valore operativo e anche questo può avere ripercussioni sulla salute, afferma l'UFSP.

Diversi cantoni hanno già lanciato campagne di sensibilizzazione su questo tema, sostenuti dall'UFSP. L'obiettivo è di identificare e risanare gli edifici contaminati e fare in modo che entro il 2014 non esistano più abitazioni dove i valori limite sono superati. Questo risultato però potrà essere raggiunto solo se il maggior numero possibile di proprietari di immobili procederà di propria iniziativa a una misurazione del radon.

Identificare tutti gli edifici contaminati è come cercare un ago in un pagliaio, afferma l'UFSP. Nessuna abitazione è uguale all'altra, poiché la concentrazione di radon dipende non solo dalle caratteristiche geologiche del terreno, ma anche dal tipo di costruzione, dal volume dell'edificio, dalla temperatura e dalla pressione atmosferica.

Per proteggersi efficacemente contro il radon bastano semplici accorgimenti edilizi, sottolineano gli esperti. Nella maggior parte dei casi, la prevenzione è semplice e praticamente non ha alcuna incidenza rispetto agli altri costi di costruzione. Una misurazione costa infatti solo 60 franchi. Anche le misure di protezione costano da poche centinaia ad alcune migliaia di franchi, sottolinea l'UFSP.

A lungo termine, l'obiettivo è di dimezzare il rischio di cancro ai polmoni dovuto al radon. L'UFSP intende fare in modo che le norme edilizie contenute nell'ordinanza sulla radioprotezione siano più incisive e vengano integrate nelle procedure di domanda di costruzione. S'impegnerà inoltre affinché questa problematica venga integrata nella formazione professionale di architetti, ingegneri, tecnici dell'edilizia e altri specialisti della costruzione.

ATS
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