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Luigi Fasulo vittima di imbroglio, arrestati i suoi truffatori, gli avevano rubato 1.750.000 euro

Luigi Fasulo - Foto Ti Press
Luigi Fasulo vittima di imbroglio, arrestati i suoi truffatori, gli avevano rubato 1.750.000 euro
MILANO - Luigi Fasulo, l'imprenditore-pilota ticinese schiantatosi col suo aereo da turismo contro il grattacielo Pirelli a Milano il 18 aprile del 2002, un mese prima si era accorto di essere stato truffato per 1.750.000 euro. Era certo di aver...

MILANO - Luigi Fasulo, l'imprenditore-pilota ticinese schiantatosi col suo aereo da turismo contro il grattacielo Pirelli a Milano il 18 aprile del 2002, un mese prima si era accorto di essere stato truffato per 1.750.000 euro. Era certo di avere in una busta sigillata un libretto al portatore da tre miliardi di vecchie lire, ma gliene avevano rifilato uno con 200 Euro.

 La storia della grande truffa ai danni del pilota di origine italiana, emersa subito dopo la tragedia, ha ora contorni precisi. Il credito che Fasulo vantava era a copertura di un altro credito che aveva rilevato da un antiquario milanese, a sua volta truffato, il quale gli aveva ceduto il debito ormai inesigibile con un guadagno promesso del 20%, cifra poi raddoppiata dal debitore originario che gli aveva fatto credere di poter onorare la cifra se avesse accettato di ritardare di qualche mese l'incasso. In realtà Fasulo - come hanno scoperto la Squadra Mobile di Milano e la Dia, era stato intrappolato da un'organizzazione con agganci internazionali, capace di muovere miliardi ogni giorno grazie alla complicità di un funzionario di banca che garantiva la copertura dei titoli.

 L'indagine, chiamata 'Money Plavement', deriva da due indagini parallele iniziate sia su denuncia dello stesso Fasulo, sia da segnalazioni giunte alla Direzione antimafia riguardo operazioni che eccedevano i limiti posti da Bankitalia per transazioni di non giustificato valore. Nove sono le persone finite in carcere la notte scorsa. Altre due, padre e figlio, erano già detenute sempre per truffa a Torino e in Francia. Devono rispondere di concorso in truffa e in riciclaggio. La mente dell'inganno ai danni di Fasulo e di una banca milanese (di cui non è stato reso noto il nome) è considerato Antioco Carta, 50 anni, imprenditore e consulente finanziario attraverso la Eurobusiness, fratello di Giorgio, trafficante internazionale di stupefacenti ucciso tre anni fa dalla polizia venezuelana in un conflitto a fuoco.

Questi gli altri destinatari di ordini di custodia: Salvatore e Mario Accarino, di 44 e 24 anni, imprenditori di Fagnano Olona (Varese), Arturo Bosio, 34 anni, mercante d'arte a Milano con negozio in via Soderini (pagato da Antonio Carta con assegni scoperti e messo in difficoltà finanziaria, li ha girati a Fasulo inserendosi così nella truffa), Ugo Fusetti, 34 anni, titolare di due ditte di materiale elettrico a Rescaldina (Milano), Sergio e Gianluca Landonio, padre e figlio imprenditori, il primo detenuto a Parigi, il secondo a Torino; Fabio Marzella, 42 anni, commercialista di fiducia di Carta, Roberto Pianetti, 47 anni, il funzionario di banca infedele, Salvatore Piermartiri, 53 anni, di Milano, e Luigi Raiteri, 60 anni, intermediario finanziario di Casale Monferrato (Alessandria).

ATS

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