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VALLESE

Nell'Alto Vallese resterà un solo ospedale

Nell'Alto Vallese resterà un solo ospedale
SION - Il Consiglio di Stato vallesano vuole razionalizzare ulteriormente il settore sanitario dell'intero cantone: il piano strategico presentato oggi dalla consigliera di Stato Esther Waeber-Kalbermatten prevede il mantenimento di un solo ...

SION - Il Consiglio di Stato vallesano vuole razionalizzare ulteriormente il settore sanitario dell'intero cantone: il piano strategico presentato oggi dalla consigliera di Stato Esther Waeber-Kalbermatten prevede il mantenimento di un solo ospedale nell'Alto Vallese, mentre nel Vallese romando la chirurgia dovrebbe essere concentrata a Sion.

 

Dopo aver esaminato diverse varianti, il governo ha rinunciato definitivamente alla costruzione di un nuovo ospedale, ha precisato la responsabile del Dicastero della salute. L'esecutivo è tuttavia disposto a garantire investimenti per un totale di 400 milioni di franchi sull'arco di 25 anni, volti a trasformare e a modernizzare i nosocomi già esistenti.

 

La specializzazione sempre più avanzata obbliga a concentrare le prestazioni mediche in un numero limitato di centri ospedalieri, ha sottolineato la "ministra" altovallesana. In quest'ultima regione, il numero di pazienti, peraltro, "non giustifica più il mantenimento dei due ospedali attuali".

 

Il Réseau Santé Valais (l'ente a cui incombe la gestione del settore ospedaliero vallesano) dovrà stabilire quale dei nosocomi - Briga o Visp - sarà conservato. L'Alto Vallese "deve tuttavia prendere posizione e dire chiaramente ciò che vuole. Conservare i due ospedali non sarà semplicemente più possibile", ha detto la Waeber-Kalbermatten, evocando persino la scomparsa di entrambi i nosocomi.

 

Nel Vallese romando, la totalità delle cure acute dovrà essere concentrata a Sion, mentre agli ospedali di Sierre e Martigny saranno attribuite le cure post-operatorie, la riabilitazione e la geriatria. Restano ancora da definire con precisione i compiti attribuiti all'ospedale dello Chablais, costruito congiuntamente dai cantoni Vaud e Vallese.

 

Il piano di razionalizzazione prevede pure la modernizzazione degli stabilimenti attuali. L'esecutivo - ha precisato la "ministra" della salute - ha l'intenzione di proporre al Gran consiglio di garantire a questo scopo un prestito di 400 milioni, destinato per un quarto all'Alto Vallese e per i tre-quarti al Vallese romando.

 

A Sion si tratta più particolarmente di aumentare il numero delle sale operatorie e della loro modernizzazione. Secondo la consigliera di Stato sarà pure necessario aumentare le capacità del nosocomio, con la costruzione di un nuovo stabile annesso a quello già esistente.

 

Ats

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