Piero Marchesi chiede di proteggere alcune zone particolarmente sensibili al flusso di migranti, come il Malcantone e Chiasso
BERNA - Diversi paesi hanno adottato misure strutturali per difendere i propri confini dall'immigrazione illegale. Piero Marchesi in un'interpellanza chiede al Consiglio Federale se non sia il caso di fare altrettanto in Ticino, in zone come Chiasso o il Malcantone, in particolare «considerato l’alto numero di persone che soggiornano illegalmente in Italia e il continuo arrivo di migranti intenzionati a entrare nel nostro paese».
«Numerosi Paesi europei, compresi Stati confinanti con la Svizzera, hanno adottato misure strutturali per proteggere i propri confini nazionali dall’immigrazione illegale: come l’installazione di recinzioni», scrive prendendo ad esempio l'Austria e l'area del Brennero. Sono misure, sottolinea il Consigliere nazionale, che "non solo proteggono il loro territorio da ingressi irregolari, ma permettono anche di prevenire un possibile afflusso di massa di migranti».
Chiede inoltre se, «considerato che il confine verde non è più presidiato e che la sua permeabilità facilita l’ingresso illegale in Svizzera», il Consiglio federale ha un piano per rafforzare il controllo del confine nazionale, in particolare nell'area di Chiasso, del Malcantone e delle zone ritenute più sensibili. Se così non fosse, domanda se «intende avviare a breve una pianificazione per l’installazione di misure di protezione fisiche, come recinzioni o ostacoli», per "supportare in maniera più efficace le attività di sorveglianza del Corpo delle Guardie di confine».