Per il PLR «entrambi sono buoni candidati», mentre il gruppo UDC per ora non ha preso alcuna decisione.
BERNA - Si sono svolte oggi le prime audizioni dei gruppi parlamentari a Berna ai due candidati ufficiali del Centro al Consiglio federale, Markus Ritter (SG) e Martin Pfister (ZG). Per il PLR «entrambi sono buoni candidati» alla successione di Viola Amherd, mentre da parte del gruppo UDC «non è ancora stata presa alcuna decisione» con i democentristi che si riuniranno nuovamente tra una settimana per discutere i prossimi passi.
PLR - Per il capogruppo Damien Cottier (NE) - come detto - sia Ritter sia Pfister sono eleggibili, mentre il suo collega di partito Thierry Burkart (AG) a sottolineato come per il partito il Centro «abbia diritto» a un seggio in Consiglio federale e che questo «dovrà essere occupato da uno dei due candidati ufficiali».
Questi ultimi - ossia Ritter e Pfister - sono stati sentiti su temi che spaziano dall'Europa, alla socialità, passando per la politica climatica e di sicurezza. L'accento è stato messo su quest'ultimo aspetto, visto che il futuro consigliere federale dovrà probabilmente assumere le redini del Dipartimento federale della difesa (DDPS), ha precisato Cottier, ricordando comunque che la ripartizione dei dipartimenti è un compito che spetta all'esecutivo stesso.
Il gruppo PLR si riunirà ancora una volta la settimana prossima, ma verosimilmente non ci saranno raccomandazioni di voto, ha detto Cottier. «Ogni membro del PLR deciderà secondo coscienza chi votare», ha precisato il neocastellano, aggiungendo che personalmente prenderà una decisione in merito solo il giorno prima del voto.
UDC - Secondo l'UDC - che come detto non ha ancora preso alcuna decisione - il nuovo consigliere federale e futuro capo del Dipartimento della difesa (DDPS) dovrà invece attenersi al «principio della neutralità e della deterrenza». Tale principio è stato il criterio centrale in base al quale il gruppo parlamentare ha giudicato i due candidati del Centro.
Sia Ritter che Pfister hanno risposto a domande sulla sicurezza, la capacità di difesa e la neutralità armata. In un comunicato, l'UDC si è detta «preoccupata per lo stato deplorevole del DDPS». L'esercito è «in uno stato pietoso, il materiale e l'equipaggiamento sono disponibili solo in parte e i sistemi d'arma, di supporto e i veicoli esistenti spesso non sono nemmeno operativi».
A ciò si aggiungono le palesi carenze gestionali della responsabile uscente del DDPS, Viola Amherd. Il recente scandalo Ruag è solo la punta dell'iceberg. Invece di concentrarsi sull'equipaggiamento e sulla capacità di difesa dell'esercito, «la signora Amherd ha preferito occuparsi delle questioni di genere all'interno dell'esercito». Secondo l'UDC, con il suo desiderio di aderire alla NATO, rischia inoltre di trascinare la Svizzera in conflitti esteri.
Pfister: «Convinto di ottenere voti anche da UDC»
Dal canto suo, Pfister ha dichiarato ai media al termine della sua audizione davanti ai democentristi di essere convinto di poter contare anche su voti del gruppo più numeroso in Parlamento.
All'agenzia Keystone-ATS, Pfister ha precisato che «mi sono state poste svariate domande, anche molto precise, soprattutto sul ruolo della Svizzera a livello internazionale», ha dichiarato Pfister al termine dell'audizione. «Ho risposto a tutte le domande», ma «dovete chiedere all'UDC se ho guadagnato punti».
Il suo rivale Ritter è dato per favorito per ricevere voti dal principale gruppo parlamentare, vista la sua funzione di presidente dell'Unione svizzera dei contadini e la sua rete di contatti in Parlamento.