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SVIZZERA

Lanciata una nuova iniziativa, Bitcoin in riserve BNS

Il periodo per la raccolta firme - ne servono come sempre 100'000 - si estenderà fino alla fine del giugno 2026.
TiPress
Fonte Ats
Lanciata una nuova iniziativa, Bitcoin in riserve BNS
Il periodo per la raccolta firme - ne servono come sempre 100'000 - si estenderà fino alla fine del giugno 2026.
BERNA - Il Bitcoin deve entrare a far parte delle riserve della Banca nazionale svizzera (BNS). È quanto richiede un'iniziativa popolare, il cui testo è stato pubblicato oggi sul Foglio federale.Il nome per esteso dell'iniziativa, lanciata da un co...

BERNA - Il Bitcoin deve entrare a far parte delle riserve della Banca nazionale svizzera (BNS). È quanto richiede un'iniziativa popolare, il cui testo è stato pubblicato oggi sul Foglio federale.

Il nome per esteso dell'iniziativa, lanciata da un comitato formato da privati, è "Per una Svizzera finanziariamente solida, sovrana e responsabile (Iniziativa Bitcoin)". Il periodo per la raccolta firme - ne servono come sempre 100'000 - si estenderà fino alla fine del giugno 2026.

Il testo chiede di inserire nella Costituzione un passaggio con il quale si specifica che una parte delle riserve monetarie della BNS, realizzate attingendo ai suoi guadagni, devono essere costituite da oro e da Bitcoin. Non viene precisata la percentuale di suddivisione fra il metallo prezioso e la criptovaluta.

La volontà di confezionare un'iniziativa con questi contenuti era emersa sulla stampa già lo scorso aprile. E questo malgrado due anni fa l'allora presidente della direzione della BNS Thomas Jordan avesse stabilito che il Bitcoin non soddisfaceva i requisiti per le riserve valutarie.

I promotori sono guidati dall'esperto romando Yves Bennaïm, primo firmatario del testo. Questi aveva dichiarato in primavera al domenicale "NZZ am Sonntag" che l'obiettivo principale è quello di avviare un dibattito. Il membro dell'associazione di categoria Bitcoin Association Switzerland si era detto preoccupato per il futuro della Svizzera, in un mondo sempre più incerto: a suo avviso è importante prendere le misure necessarie per "proteggere la sovranità e la neutralità".

In autunno, il prezzo di un Bitcoin è salito per la prima volta sopra i 100'000 dollari, spinto dall'elezione che ha sancito l'imminente ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump. Molti analisti prevedono che questo livello verrà mantenuto. L'uso della criptovaluta nelle transazioni potrebbe anche aumentare, soprattutto nei Paesi con un'alta inflazione, dove è sempre più visto come un'alternativa alla valuta nazionale.

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