Diritti umani nello Xinjiang, la Svizzera convoca l'ambasciatore cinese

Berna vuole esprimere la propria «preoccupazione» a seguito di un rapporto dell'Onu
BERNA - Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha convocato l'ambasciatore cinese a Berna per esprimergli le preoccupazioni della Svizzera in seguito alla pubblicazione del rapporto dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani sulla situazione nello Xinjiang.
La Svizzera ha regolarmente comunicato la sua forte preoccupazione per i diritti delle minoranze etniche e religiose nello Xinjiang, ha indicato oggi il DFAE all'agenzia di notizie Keystone-ATS.
«La Svizzera è convinta che il modo migliore per preservare i propri interessi e il rispetto dei diritti fondamentali sia quello di condurre un dialogo critico e costruttivo con Pechino», sottolineano i servizi di Ignazio Cassis.
Il DFAE esprime pubblicamente soddisfazione per il rapporto dell'ONU, pubblicato giovedì scorso, che denuncia possibili crimini contro l'umanità nei confronti degli uiguri e di altri membri delle minoranze musulmane, più di un milione dei quali sarebbero detenuti in campi di internamento.




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