Cerca e trova immobili
SVIZZERA / MYANMAR

La diplomazia svizzera chiede all'esercito del Myanmar di porre fine al colpo di Stato

«Il DFAE sostiene le aspirazioni del popolo del Myanmar per la democrazia, la pace e lo sviluppo»
keystone-sda.ch / STF
La diplomazia svizzera ha chiesto all'esercito birmano di porre fine al colpo di Stato.
Fonte Ats
La diplomazia svizzera chiede all'esercito del Myanmar di porre fine al colpo di Stato
«Il DFAE sostiene le aspirazioni del popolo del Myanmar per la democrazia, la pace e lo sviluppo»
BERNA - In seguito al colpo di stato militare in Myanmar, la Svizzera ha chiesto all'esercito birmano d'interrompere le azioni e di rilasciare i membri del governo e dei leader della società civile. «Il DFAE sostiene le aspirazioni del p...

BERNA - In seguito al colpo di stato militare in Myanmar, la Svizzera ha chiesto all'esercito birmano d'interrompere le azioni e di rilasciare i membri del governo e dei leader della società civile.

«Il DFAE sostiene le aspirazioni del popolo del Myanmar per la democrazia, la pace e lo sviluppo e invita l'esercito a invalidare immediatamente le sue azioni», hanno detto i servizi di Ignazio Cassis all'agenzia di stampa Keystone-ATS.

L'esercito ha spodestato la leadership civile durante la notte e imposto lo stato di emergenza per un anno. Oltre alla capo di governo de facto, Aung San Suu Kyi, sono stati arrestati diversi politici di rilievo, tra cui il presidente Win Myint. Numerose sono state le reazioni da parte dei governi di tutto il mondo.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE