Gli Hell's Angels non saranno denunciati per criminalità organizzata

Cinque membri del gruppo saranno denunciati, ma nessuna conseguenza per l'organizzazione
BERNA - Nell'inchiesta avviata nel 2003 contro gli Hells Angels di Zurigo è venuta a cadere l'accusa principale: il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha archiviato il procedimento per partecipazione e sostegno ad un'organizzazione criminale. Cinque singoli membri del club di motociclisti sono comunque rinviati a giudizio per vari reati.
L'ipotesi investigativa iniziale, secondo la quale gli Hells Angels, o un nucleo interno all'associazione, costituirebbero un'organizzazione criminale, non ha potuto essere confermata, scrive oggi l'MPC in una nota. Il relativo procedimento è stato abbandonato per mancanza di prove. L'esame del rapporto finale sottoposto lo scorso mese di maggio all'MPC dal giudice istruttore federale ha portato a quindici decreti d'abbandono e a cinque atti d'accusa. Cinque membri degli Hells Angels vengono rinviati a giudizio davanti al Tribunale penale federale, per le accuse di violazione alla legge sugli stupefacenti, tentata estorsione, tentato sequestro di persona, rapimento e preparativi svolti in vista di una rapina.
La prima accusa si fonda su un ingente commercio di marijuana, organizzato in maniere professionale, e sulla gestione di una coltivazione "indoor" scoperta dalla polizia cantonale sangallese nel settembre 2003. Dalle piante di canapa sono stati ricavati centinaia di chilogrammi di stupefacenti, dai quali gli accusati hanno ricavato fino al febbraio 2004 proventi "talvolta cospicui". L'accusa di tentata estorsione si riferisce alle pressioni esercitate dall'imputato principale, fra il marzo e l'aprile del 2003, sul proprietario di un bordello al quale voleva estorcere mezzo milione di franchi. I soldi sarebbero dovuti servire a proteggere l'uomo da pericolosi quanto "fantomatici" mandanti. La vittima tuttavia non pagò la somma, precisa l'MPC.
In un altro caso ci fu un tentativo di riappropriazione di due motociclette Harley Davidson rubate. I membri del club cercarono di attirare il "presunto ladro" con un pretesto in un luogo convenuto. I fatti risalgono al settembre del 2003. La persona cercata tuttavia non si presentò e "il reato non fu commesso". Gli altri elementi dell'accusa sono i preparativi di una rapina a mano armata pianificata nel dicembre 2003 ai danni di un portavalori non blindato nella regione di Zurigo. Per commettere la rapina fu ingaggiato un membro di un gruppo francese degli Hells Angels. Il progetto fu però abbandonato all'ultimo momento perché l'uomo giunto in Svizzera ebbe la sensazione di essere pedinato dalla polizia.
L'MPC ha deciso di abbandonare l'accusa per altri possibili reati nei confronti di nove persone. È venuto in particolare a cadere il procedimento contro un membro degli Hells Angels che nel frattempo è deceduto. Nell'inchiesta sono coinvolti anche un cittadino italiano e un francese che saranno chiamati a rispondere dei reati loro imputati "se del caso" nei rispettivi Paesi. L'indagine preliminare contro gli Hells Angels zurighesi fu avviata il 29 gennaio 2003 su richiesta della Polizia giudiziaria federale, ricorda l'MPC. Il 28 aprile 2004 ci fu una maxiretata nella ex sede degli Hells Angels, nel quartiere della Langstrasse di Zurigo, e nei giorni successivi ci furono perquisizioni anche nei cantoni di Argovia, Soletta e Vaud. All'operazione parteciparono circa 300 agenti. 13 persone furono fermate e poste in detenzione preventiva.
Ats
Foto Keystone / AP dapd Harald Tittel




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