Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Anche in Svizzera i bimbi muoiono per maltrattamenti

Nel 2024 sono state 4 le vittime delle violenze familiari, sono più di 2000 i casi trattati dalle cliniche pediatriche svizzere.
Depositphotos (t.tomsickova)
Fonte Ats
Anche in Svizzera i bimbi muoiono per maltrattamenti
Nel 2024 sono state 4 le vittime delle violenze familiari, sono più di 2000 i casi trattati dalle cliniche pediatriche svizzere.
BERNA - Nel 2024, quattro bambini sono morti in Svizzera a causa dei maltrattamenti subiti. Questo è il dato più eclatante emerso dal 16esimo rapporto della Statistica nazionale sulla protezione dell'infanzia, pubblicato lunedì dalla Sezione Prote...

BERNA - Nel 2024, quattro bambini sono morti in Svizzera a causa dei maltrattamenti subiti. Questo è il dato più eclatante emerso dal 16esimo rapporto della Statistica nazionale sulla protezione dell'infanzia, pubblicato lunedì dalla Sezione Protezione dell'Infanzia degli Ospedali Pediatrici Svizzeri.

In totale, lo scorso anno le 19 cliniche pediatriche svizzere hanno trattato 2084 bambini per sospetto maltrattamento. Il numero di casi segnalati è stato praticamente lo stesso dell'anno precedente, a riprova che il carico di casi di protezione dell'infanzia rimane elevato in Svizzera.

Il rapporto evidenzia come siano stati segnalati in totale 705 casi di abuso fisico. Si tratta di 153 casi in più rispetto all'anno precedente. Per contro, il numero di casi di abuso psicologico segnalati è diminuito significativamente, scendendo a 437.

Tornando al dato più tragico, quello delle vittime: tre bambini sono morti nel primo anno di vita a causa di abusi fisici, mentre il quarto bambino è deceduto nel secondo anno di vita a causa di una grave negligenza.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE