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SVIZZERA

Chiuso per maleducazione. Gli alloggi di emergenza tra furti e danni

Da sedie nel forno a libri bruciati: i rifugi del Club Alpino Svizzero inaspriscono le regole
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Chiuso per maleducazione. Gli alloggi di emergenza tra furti e danni
Da sedie nel forno a libri bruciati: i rifugi del Club Alpino Svizzero inaspriscono le regole

BERNA - Sciatori e alpinisti hanno a disposizione circa 150 strutture in tutta la Svizzera come alloggio di emergenza gestite dal Club Alpino Svizzero (SAC), da usare quando le normali capanne restano chiuse. Ma a causa di atteggiamenti ben poco gradevoli di chi le usa molte hanno dovuto prevedere delle limitazioni.

Sedie nel forno e libri bruciati - Ad esempio, alla Oberaarjochhütte nel canton Vallese, il guardiano Corsin Flepp ha chiuso l'accesso alla cucina. «La cucina era sempre aperta, anche per lo spazio invernale. Ma ora non è più possibile», ha dichiarato durante il programma SRF "SRF bi de Lüt - Hüttengeschichten". Ha trovato il fornello a gas danneggiato, dei libri bruciati e delle sedie nel forno, tanto che ha deciso di chiudere la cucina con tavole di legno e di bloccare il forno con catene di ferro, consentendo solo il pernottamento.

«Molti pensano che, ora che lo spazio invernale è aperto, possano pernottare a poco prezzo. Ma questo deve essere uno spazio di protezione, non un posto dove dormire gratis», ha fatto notare, durante il programma l'ex guardiano della Britannia-Hütte vicino a Saas-Fee, Dario Andenmatten. Alla Carschinahütte nel canton Grigioni hanno deciso di proteggere l'edificio con una rete metallica da quando, qualche anno fa, si è verificato un furto.

Inasprire le regole serve? Secondo Lütolf e Jeggli della Carschinahütte, la situazione è migliorata, anche se qualcuno lascia i rifiuti sul posto senza riportarli a valle.

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