Dal 2033 non funzionerà più l'impianto di Beznau. Cosa cambierà?
BERNA - Beznau 1, a Döttingen, è la centrale nucleare più vecchia del mondo. Però, nel 2033, a causa della decisione del gruppo Axpo, smetterà di funzionare (Beznau 2 sarà spenta l’anno prima).
Le ripercussioni - Quali saranno le ripercussioni sull'approvvigionamento di energia elettrica in Svizzera? Stando a un’analisi compiuta da 24 Heures, in linea di principio, lo stop dei due reattori non dovrebbe causare nessun “collo di bottiglia” e non dovrebbe mettere a repentaglio la sicurezza “elettrica” del paese. Inoltre, dovrebbe anche aumentare la quota di elettricità generata dall’energia solare.
Le percentuali del fotovoltaico - Inoltre, nell'anno che sta volgendo al termine, il fotovoltaico in Svizzera dovrebbe coprire l'11% del fabbisogno elettrico. Secondo uno studio dell'associazione di categoria Swissolar, pubblicato per la prima volta oggi (ma datato novembre 2024), questa tecnologia nel 2035 fornirà poco meno del 50% dell'attuale consumo finale di corrente.
Legge sull'elettricità - Tra undici anni, il rapporto prevede una produzione di 28 terawattora (TWh) - per avere un'idea di cosa significhi, un TWh corrisponde grossomodo a mille volte quanto consuma un'attività industriale. Entro il 2035, l'elettricità solare potrà dunque contribuire per circa l'80% alla necessaria produzione elettrica aggiuntiva - 35 TWh - ai sensi della legge sull'elettricità, più di qualsiasi altra fonte di energia.
Centrali di riserva future - Secondo gli esperti, sarà fondamentale un’integrazione nella rete elettrica europea. A questo proposito, sarà cruciale la situazione geopolitica e le decisioni politiche nazionali. Se, per motivi politici, l’elettricità importata dovesse esaurirsi, a quel punto sarebbero necessarie centrali di riserva future.