Ferito, ma libero. Lorenzo Vinciguerra sfuggito al gruppo islamico Abu Sayyaf
L'ostaggio svizzero sequestrato due anni fa nelle Filippine è riuscito a fuggire
BERNA - Uno svizzero 49enne rapito due anni or sono nelle Filippine dal gruppo terroristico Abu Sayyaf è libero. Lo ha indicato nelle prime ore di oggi il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) confermando la notizia diffusa dall'esercito filippino.
L'uomo, un ornitologo dilettante, è riuscito a fuggire durante combattimenti avvenuti nell'isola di Jolo fra le forze armate regolari e i ribelli islamisti. Stando a una portavoce filippina il 49enne durante l'evasione è stato oggetto di colpi di arma da fuoco ed è rimasto ferito, ma la sua vita non è in pericolo.
Secondo il DFAE l'ex ostaggio sta bene, tenuto conto delle circostanze, si trova attualmente in un luogo sicuro nelle Filippine e sarà rimpatriato il più presto possibile. L'ambasciatore svizzero a Manila, Ivo Sieber, si è recato sul posto. All'Afp il diplomatico ha detto che lo svizzero è ricoverato in ospedale militare.
Il 49enne era stato rapito il primo febbraio 2012 nella provincia di Tawi-Tawi insieme a un allora 52enne olandese: stavano effettuando una spedizione per fotografare uccelli rari. I due venivano tenuti prigionieri sull'isolo di Jolo, circa 1000 chilometri a sud di Manila. L'olandese non è riuscito a sottrarsi al controllo dei suoi sequestratori: stando a quanto riferito dal suo compagno di prigionia non poteva correre a causa di dolori alla schiena.
In un comunicato il DFAE prende atto "con grande sollievo" della liberazione del concittadino elvetico ed esprime profondi ringraziamenti per quanto fatto alle autorità filippine e in particolare all'esercito. Berna invita anche i media a rispettare la sfera privata dell'ex ostaggio. Il DFAE si rammarica inoltre per la mancata liberazione dell'olandese.




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