Il Botox modifica reazioni del cervello
Questa relazione fra viso e mani - già nota in medicina - è legata alla vicinanza delle zone che regolano le stimolazioni all'interno della corteccia somatosensoriale, nel lobo parietale. In casi estremi questa vicinanza può indurre persone cui sono state amputate le mani a provare "sensazioni fantasma" negli arti mancanti in caso di stimolazioni al volto.
Un gruppo di ricercatori guidato da Erko Gosh è partito da questa constatazione e ha provato a verificare se le reazioni del cervello vengano modificate anche su persone sane cui vengono provocati sintomi di paralisi attraverso la tossina botulinica.
La ricerca è stata condotta su 15 volontarie alle quali è stato iniettato del Botox nella regione della fronte. Attraverso un elettroencefalogramma si è osservato che anche a sei settimane dal trattamento l'attività della zona della corteccia cerebrale che regola le sensazioni nelle mani risulta ridotta. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sull'ultimo numero della rivista scientifica "Annals of Clinical and Translation Neurology".
La ricerca ha mostrato che un'iniezione di Botox può modificare le reazioni del cervello, ha detto all'ats Gerko Ghosh, confermando le affermazioni fatte in un servizio mandato in onda ieri dalla rubrica "10 vor 10" di SRF1. "Un'iniezione in un punto preciso - secondo il responsabile dello studio - può avere conseguenze anche sul funzionamento dei muscoli in un'altra regione del corpo".
Si tratta di una ricerca di base "senza alcun significato clinico", dichiara da parte sua Yves Brühlmann, chirurgo plastico a Berna e membro del comitato direttivo dell'associazione di categoria SGPRAC. Secondo l'esperto non è il caso di rinunciare alle iniezioni di Botox in seguito a questo studio.




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