Inasprita la pena per l'ex broker della cassa pensioni del canton San Gallo

Lo ha deciso la Corte d'appello del Tribunale penale federale: da 20 a 28 mesi.
Lo ha deciso la Corte d'appello del Tribunale penale federale: da 20 a 28 mesi.
BELLINZONA - La Corte d'appello del Tribunale penale federale (TPF) ha inasprito da 20 a 28 mesi la pena detentiva inflitta a un ex gestore patrimoniale della cassa pensioni del canton San Gallo, colpevole di gestione infedele e sfruttamento ripetuto di informazioni privilegiate.
L'ex gestore patrimoniale dovrà scontare sei mesi della condanna in regime di semiprigionia, oppure con addosso un braccialetto elettronico, viene precisato nella sentenza scritta pubblicata oggi. La Corte d'appello ha inoltre inflitto all'imputato una pena pecuniaria di 60 aliquote giornaliere da 220 franchi, anche essi sospesi con la condizionale.
L'uomo, oggi 51enne, deve inoltre alla Confederazione un risarcimento pari a 1,18 milioni di franchi, corrispondenti a circa il 38% dei profitti realizzati con le sue operazioni di borsa illecite e contrastanti con i suoi doveri d'ufficio.
I giudici hanno ritenuto l'uomo colpevole di aver sfruttato a più riprese informazioni privilegiate e confidenziali per effettuare in modo illegale compravendite di titoli azionari. La condanna per ripetuta infedeltà nella gestione pubblica e riciclaggio di denaro è definitiva.
L'ex gestore patrimoniale è ritenuto colpevole di aver agito - durante il periodo compreso tra gennaio 2014 e ottobre 2016 - in base alla pratica illegale denomina "front running". L'imputato sfruttava la conoscenza degli ordinativi, modificandone il prezzo. Immediatamente prima di immettere l'ordine sul mercato effettuava compravendite di azioni a titolo personale traendone profitto. La sentenza non è ancora definitiva e può essere impugnata dinanzi al Tribunale federale.





Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!