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BERNA

Cancellata una tavola rotonda sulla Palestina all'Università di Berna

Organizzata da Amnesty International, è stata sospesa probabilmente «a causa di pressioni interne» all'ateneo
Imago
Fonte Ats
Cancellata una tavola rotonda sulla Palestina all'Università di Berna
Organizzata da Amnesty International, è stata sospesa probabilmente «a causa di pressioni interne» all'ateneo

BERNA - Una tavola rotonda sulla Palestina organizzata da Amnesty International all'Università di Berna è stata cancellata. L'evento in programma lunedì prossimo, che registra il tutto esaurito, si terrà in un altro luogo.

L'ateneo ha indicato questa sera in una nota di aver ritirato l'autorizzazione per l'uso dei suoi locali, confermando una notizia anticipata dalla NZZ Online.

All'evento è annunciata la partecipazione della giurista italiana Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati.

L'evento si terrà in un'altra località a Berna, che sarà resa nota in un secondo tempo, ha dichiarato a Keystone-ATS il portavoce di Amnesty International (AI) Beat Gerber.

L'università aveva inizialmente autorizzato la tavola rotonda, a condizione che si tenesse in un clima rispettoso, equilibrato e su argomenti scientificamente fondati. L'ateneo si era basato sulle dichiarazioni dell'organizzatore, secondo cui i partecipanti alla discussione erano voci indipendenti e di buon senso. Tuttavia, una verifica successiva ha rivelato che l'equilibrio non sarebbe stato garantito. Di conseguenza, l'autorizzazione all'uso dei locali è stata ritirata.

Il portavoce di AI ha respinto le critiche al mittente. "Abbiamo informato l'università in modo chiaro, tempestivo e trasparente sull'evento con Francesca Albanese", afferma Gerber. La relatrice dell'ONU è un'esperta indipendente di diritti umani le cui posizioni sulla situazione nei territori palestinesi sono ampiamente note.

Sembra che l'ateneo bernese abbia fatto marcia indietro a causa di pressioni esterne, ha dichiarato ancora Gerber, secondo il quale "una discussione aperta sulle violazioni del diritto internazionale da parte di Israele a Gaza non è attualmente possibile in questa università".

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