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GIURA

Il carcere di Porrentruy sarà chiuso

La prigione era finita nel mirino ella Commissione nazionale per la prevenzione della tortura in quanto la struttura presenta gravi carenze
Deposit Photos
Fonte Ats
Il carcere di Porrentruy sarà chiuso
La prigione era finita nel mirino ella Commissione nazionale per la prevenzione della tortura in quanto la struttura presenta gravi carenze
DELÉMONT - La prigione di Porrentruy (JU) - recentemente finita nel mirino della Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT), che ha definito le condizioni di detenzione inumane e degradanti - sarà chiusa. Il Gran consiglio giuras...

DELÉMONT - La prigione di Porrentruy (JU) - recentemente finita nel mirino della Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT), che ha definito le condizioni di detenzione inumane e degradanti - sarà chiusa. Il Gran consiglio giurassiano ha approvato oggi all'unanimità la necessaria revisione della legge sulle strutture di detenzione.

A renderne possibile la chiusura è il passaggio nel 2026 del comune di Moutier dal canton Berna al Giura. La cittadina dispone infatti di un carcere sul suo territorio, che sarà ampliato.

In totale il canton Giura disporrà di 55 posti (41 a Moutier e 14 a Delémont), contro i 35 attuali. In questo modo non sarà più necessario ricorrere a stabilimenti extra-cantonali. A più lungo termine la costruzione di una nuova prigione rimane tuttavia d'attualità.

Nel maggio dello scorso anno la CNPT aveva duramente criticato il carcere di Porrentruy, che continua a presentare grosse carenze: assenza di un cortile esterno, aerazione insufficiente e la quasi assenza di luce naturale nelle celle. Secondo quanto aveva constatato la CNPT, i detenuti non hanno tutt'ora accesso a spazi esterni per l'intero periodo di detenzione, contrariamente a quanto previsto dalla legge cantonale sugli stabilimenti carcerari e agli standard internazionali vigenti in materia che risalgono al 1955. L'esercizio all'aria aperta è considerato un presupposto fondamentale per il benessere dei carcerati. La CNPT ricordava di aver giudicato inammissibile questa situazione già 10 anni fa.

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