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SVIZZERA

Svizzera come l'Ue: ognuno potrà scegliere il proprio fornitore di elettricità

I punti cardine dell'accordo sull'energia elettrica con l'Unione europea sono stati definiti nella seduta odierna del Consiglio federale. Ecco cosa potrebbe cambiare per il cittadino.
Ti-Press/Admin.ch
Fonte ATS
Svizzera come l'Ue: ognuno potrà scegliere il proprio fornitore di elettricità
I punti cardine dell'accordo sull'energia elettrica con l'Unione europea sono stati definiti nella seduta odierna del Consiglio federale. Ecco cosa potrebbe cambiare per il cittadino.

BERNA - Liberalizzazione del mercato elettrico per tutti i consumatori finali nella Confederazione, il futuro del servizio universale e la tutela degli utenti e del personale del settore.
Sono i punti cardine, definiti oggi dal Consiglio federale, relativi all'attuazione dell'accordo sull'energia elettrica fra la Svizzera e l'Unione Europea (UE).

L'esecutivo ha ora incaricato il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) di proseguire i colloqui con gli "stakeholder" (gli attori coinvolti nel progetto) elvetici. Sarà inoltre possibile tornare dal libero mercato al servizio universale, ha sottolineato il consigliere federale Albert Rösti.

L'Accordo sull'energia elettrica con l'UE prevede che anche la Svizzera apra il proprio mercato elettrico a tutti i consumatori finali. Nell'Unione europea il mercato è stato liberalizzato già nel 2007. In molti Stati dell'UE esistono ancora un servizio universale e prezzi regolamentati, che tuttavia il diritto energetico europeo ammette solo a determinate condizioni.

Durante la conferenza stampa di presentazione, Albert Rösti ha precisato come il Consiglio federale abbia deciso di creare «un portale di confronto dei prezzi attraverso il quale tutti i clienti potranno confrontare i fornitori di energia elettrica». I consumatori svizzeri saranno liberi di scegliere il fornitore, ma anche di restare nel servizio universale. Ha anche aggiunto chiaramente che «nel caso in cui non si riesca a raggiungere un'intesa sull'elettricità con l'Unione europea, saranno necessarie maggiori centrali di riserva». Per questo motivo, l'Ufficio federale dell'energia (UFE) ha selezionato cinque progetti che soddisfano tutti i criteri stabiliti e che potrebbero essere operativi tra il 2027 e il 2030. Si tratta, ha precisato Rösti, dell'attuale centrale di Monthey, che produce 55 MW, delle centrali di Sisslerfeld 1 e 2 (AG), rispettivamente con 13 MV e 180 MV, della centrale di Stein (AG) con 44 MW e della centrale di Auhafen (BL), che produce 291 MW all'anno.

Bollette più economiche? - 20 minuten ha chiesto a Rösti se la bolletta elettrica sarebbe stata più bassa una volta raggiunto un accordo sull'elettricità. «Una maggiore concorrenza di solito significa prezzi più bassi», è stata la risposta. Anche se i critici «temono maggiori oscillazioni dei prezzi. Questo rischio dovrebbe essere attenuato tramite l'approvvigionamento di base regolamentato».

Nell'interesse della tutela degli utenti e del servizio pubblico, l'accordo sancisce esplicitamente il diritto della Svizzera di introdurre un servizio universale con prezzi regolamentati per le economie domestiche e le imprese i cui consumi si mantengano al di sotto di una determinata soglia. Il progetto di legge per l'attuazione dell'Accordo (ossia la revisione della legge sull'approvvigionamento elettrico) prevede tutta una serie di misure.

Apertura del mercato - In primis, vi sarà un'apertura del mercato: con l'entrata in vigore dell'Accordo sull'energia elettrica tutti i consumatori saranno liberi di scegliere il proprio fornitore di elettricità e non saranno quindi più vincolati all'attuale servizio universale fornito dal gestore della rete di distribuzione locale.

Coloro che non desiderano passare a un regime di libero mercato rimarranno automaticamente nel servizio universale con il fornitore locale di energia a prezzi regolamentati. Avranno diritto di rimanere nel servizio universale i clienti (economie domestiche e piccole imprese) con un consumo massimo di 50 MWh all'anno e per ciascun centro di consumo. Sarà inoltre possibile tornare dal libero mercato al servizio universale.

Misure per la tutela dei consumatori - In secondo luogo, vi saranno delle misure per la tutela dei consumatori: l'apertura del mercato verrà accompagnata da alcuni provvedimenti per la protezione degli utenti. Verrà creato, ad esempio, un portale per il confronto delle offerte e un organo di mediazione analogo a quello già esistente nel settore delle telecomunicazioni.

Per garantire la trasparenza del mercato dell'energia elettrica e prevenire gli abusi, i contratti dovranno contenere requisiti minimi relativamente a prestazioni offerte, qualità, tariffe, durata del contratto, modalità di disdetta, responsabilità o composizione delle controversie. I fornitori di energia elettrica del libero mercato dovranno registrarsi presso la Commissione federale dell'energia elettrica (ElCom) e garantire un servizio di gestione del rischio e di assistenza ai clienti in Svizzera.

Il cambio di fornitore dovrà essere eseguito il più rapidamente possibile e nel rispetto delle disposizioni contrattuali. I fornitori con più di 50'000 clienti saranno obbligati a offrire sia contratti di fornitura dinamici che contratti con prezzo e durata fissi, viene ancora precisato.

Misure di tutela del personale del settore - In terzo luogo, vi saranno delle misure per la tutela del personale del settore elettrico: la ElCom monitorerà anche gli effetti dell'apertura del mercato sul personale del settore elettrico e riferirà al riguardo al Consiglio federale durante i primi dieci anni dopo la liberalizzazione. Il Governo adotterà contromisure in caso di ripercussioni negative, che non sono comunque attesi vista la carenza di manodopera specializzata.

Colloqui con gli "stakeholder" - Infine, vi saranno pure dei colloqui con gli "stakeholder": durante i negoziati e la stesura del progetto di legge da sottoporre a consultazione il DATEC ha coinvolto da vicino gli attori interessati dall'Accordo sull'energia (aziende elettriche, Cantoni, Città, Comuni, parti sociali, organizzazioni dei consumatori e ambientaliste). Si sono tenute, tra le altre cose, alcune tavole rotonde e riunioni del gruppo di accompagnamento tecnico per l'Accordo. Durante queste riunioni si sono cercate soluzioni per i negoziati e per l'attuazione dell'intesa che godessero del più ampio consenso possibile. Il Consiglio federale ha incaricato il DATEC di proseguire i colloqui con gli "stakeholder" e di informarlo dei risultati entro la fine di novembre 2025.

Come inciderà questo accordo sui prezzi?

I pareri sono discordanti. Secondo quanto riporta la NZZ, che interpella alcuni esperti, il mercato elettrico aperto sarà soggetto a maggiori fluttuazioni dei prezzi. Allo stesso tempo, una concorrenza più intensa tra i fornitori potrebbe portare a una tendenza al ribasso dei prezzi per i consumatori. Si eviteranno inoltre situazioni come quella del 2023, quando in un comune svizzero con due diversi gestori di rete locale il prezzo dell'elettricità era di 0,26 centesimi al kilowattora da un lato della strada e di 0,71 centesimi dall'altro. Un mercato aperto finirebbe per promuovere offerte e prodotti innovativi, oggi non possibili, come la commercializzazione dell'energia solare.

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COMMENTI
 

Tos54 1 mese fa su tio
Vogliamo avere energie chiamate pulite poi vendiamo quella prodotta dall’idroelettrico all’esterno dei nostri confini per importare energia nucleare o da centrali termica.Grande coerenza da parte dei nostri senatori e politici che continuano a usarci come burattini!

Marking 1 mese fa su tio
Fregatura dietro l'angolo???

Guru82 1 mese fa su tio
Disse la volpe… fa male leggere certe cose

Iangelo 1 mese fa su tio
non credete all'UE svizzeri e tutta una presa in giro, in Italia da quando e entrato il mercato libero ci hanno rovinato, un'abbraccio dalla Sicilia🤗🤗🤗🤗

tbq 1 mese fa su tio
Mercato aperto, ovvero privatizzazione delle aziende elettriche cantonali, concorrenza dei giganti francesi con le loro centrali nucleari e, alla fine, vendita del nostro comparto idroelettrico ai tedeschi. E gestione burocratica UE. Cosa mai potrà andare storto?

Linette 1 mese fa su tio
Sia a cavallo tutto ok con Ue paghiamo la metà e probabilmente riceveremo anche tanti sussidi . Scusa intendevo che siamo a cavallo ma di un asino

Webster 1 mese fa su tio
Personalmente vedo già la fregatura in arrivo!

prophet 1 mese fa su tio
e se invece fosse nazionale la gestione dell'energia elettrica ?

andrea28 1 mese fa su tio
E siccome, come per la cassa malati, nessuno può fare a meno dell'elettricità, la concorrenza si tradurrà in una barzelletta con prezzi in costante rialzo...

Tos54 1 mese fa su tio
Mi piacerebbe proprio sapere in che comune veniva fornita energia a 0,26 centesimi e 0,76 centesimi al kilowattora? Non ci credo Se magari fossero 26 e 76 centesimi ?

Webster 1 mese fa su tio
Risposta a Tos54
io la pagherei anche 0.80 cts :)
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