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SVIZZERA

Poca pioggia nel 2025: «Preoccupa la produzione idroelettrica»

Laghi e fiumi svizzeri soffrono di carenza d'acqua. E le previsioni per l'estate non promettono nulla di buono.
20MINUTEN
La situazione sul Lago di Costanza.
Fonte ats
Poca pioggia nel 2025: «Preoccupa la produzione idroelettrica»
Laghi e fiumi svizzeri soffrono di carenza d'acqua. E le previsioni per l'estate non promettono nulla di buono.

BERNA - Le precipitazioni sono state nettamente inferiori alla media pluriennale a nord delle Alpi dall'inizio dell'anno. La portata di alcuni fiumi e il livello dei laghi naturali e artificiali sono straordinariamente bassi. Secondo il servizio meteorologico privato MeteoNews, per l'estate si profila una diminuzione della produzione di energia idroelettrica.

Rispetto al trentennio di riferimento 1991-2020, il Lago di Costanza stamani alle 8.00 ha raggiunto la quota di primato inferiore, per la stagione primaverile, di 394,52 metri sul livello del mare, indica un comunicato dell'azienda zurighese, che riprende dati dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM). Record sono stati registrati anche per il Lago di Zurigo e il Walensee (SG/GL).

Contattato da Keystone-ATS, l'UFAM, per iscritto, conferma e precisa che anche i laghi di Brienz (BE) e di Bienne (BE/NE) si situano a livelli inferiori alla norma. Il 2025 comunque, indicano i funzionari bernesi, non è un unicum: situazioni analoghe sono già state registrate nel 2011 e 2020.

Il fenomeno, spiega l'UFAM, riguarda maggiormente i laghi di bacini idrografici più piccoli e che culminano a quote non elevatissime. Il Lago dei Quattro Cantoni e il Lemano, che hanno molti affluenti e raccolgono precipitazioni anche da alte vette, presentano livelli nell'intervallo della norma stagionale a lungo termine. Globalmente le riserve nelle falde corrispondo a quelle del lungo periodo.

Anche la portata attuale di numerosi grandi fiumi è modesta come raramente avvenuto, aggiunge MeteoNews. Quella misurata a Rheinfelden (AG) per il Reno, il corso d'acqua con i volumi maggiori in Svizzera, è ai suoi livelli più bassi sul lungo periodo.

Pochissima acqua nei bacini artificiali
La siccità che ha caratterizzato gli ormai quasi primi 100 giorni del 2025 si rivela in modo ancora più palese nei laghi artificiali. Il loro tasso di riempimento si aggira intorno al 13% su scala nazionale, ben al di sotto della media e vicino al minimo da sempre. Il dato è ancora più contenuto nei Grigioni, 10%, e in Ticino, 7% (quota che rappresenta un minimo assoluto).

Il basso tasso di riempimento è dovuto alla poca neve (ben al di sotto della media a lungo termine) attualmente presente in montagna: lo spessore del manto bianco è inferiore al 60% della norma in molte località, e addirittura al 30% nelle Prealpi orientali; addirittura, scrive MeteoNews, in alcune regioni non è mai stato così basso in questo periodo dell'anno.

Dal primo di gennaio e fino a ieri in determinate aree del nord delle Alpi, le precipitazioni (pioggia e neve) non hanno raggiunto il 50% della norma. La relativa siccità ha riguardato in particolare Vallese, Prealpi e nord e centro dei Grigioni. MeteoNews fornisce i dati per alcune località: Altdorf (UR) -45%, Glarona -43%, Coira -38%, Sion (VS) -34%, San Gallo -25%. Il quadro è stato nettamente diverso al sud delle Alpi: Locarno +41%, Lugano +44%.

Preoccupazione per l'estate
Per il futuro prossimo (settimana dal 14 al 21 aprile), le previsioni - che vanno considerate con estrema cautela, scrivono gli specialisti zurighesi - mostrano «un segnale di precipitazioni superiori alla media, soprattutto al sud.» Anche se queste ultime si confermassero, è improbabile che la situazione siccitosa in atto conosca un cambiamento significativo.

Per le settimane successive, fino a metà maggio, le previsioni a medio termine dei modelli meteorologici europei non mostrano una tendenza a precipitazioni superiori alla media. Questo vale anche per i mesi di maggio, giugno e luglio, che secondo le previsioni a lungo termine dovrebbero essere complessivamente troppo secchi.

Se si confermassero precipitazioni scarse, è legittimo temere che la produzione estiva di elettricità dai bacini artificiali sia molto inferiore alla media. Gli esperti zurighesi non escludono neppure una situazione idrica tesa, in particolare nelle regioni carsiche del Giura e delle Alpi.

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COMMENTI
 

littli 2 mesi fa su tio
di sicuro non rinuncerò allo stand by del televisore o del Pc e neppure a Natale ad accendere le luci.

Geni986 2 mesi fa su tio
Per favore qualcuno di coloro che mettono le faccine che ridono come reazione ad articoli di estrema serietà come questo e come molti altri (se ne trovano purtroppo anche su articoli che presentano tragedie umane incommensurabili), si può prendere due minuti di tempo per spiegarci perché? Perché ridere di una faccenda piuttosto grave, come quella riportata nell'articolo? Sono fatti, oggettivi, sono misure, sono proiezioni basate sullo statistica passata. Non c'è nulla di soggettivo, non c'è l'opinione di nessuno, e c'è davvero poco da stare allegri. Io nel mio piccolo sto pensando a prepararmi a raccogliere acqua piovana per l'orto senza dar la possibilità alle zanzare di riprodursi. E voi, tuttologi mai contenti cosa fate? Aspettate l'ennesimo aumento per poi lamentarvi o vi chiedete cosa posso fare IO per questa situazione. E non sto parlando di danza della pioggia ma di tanti piccoli gesti che dimostrino la consapevolezza dell'importanza dell'acqua e della nostra Terra.

Peppiniello 2 mesi fa su tio
Forse che i livelli sono bassi visto che in montagna non ha piovuto ma vi sono state nevicate forti? Aspettiamo il disgelo e poi si potrà calcolare meglio

Mercedes#44 2 mesi fa su tio
Ecco servita la scusa per far gli evitare i costi della corrente elettrica.
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