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SVIZZERA

«I dazi di Trump toccano anche la Svizzera. Accordiamoci con l'UE»

Il direttore di Swissmem è preoccupato per il probabile rallentamento dell'economia globale che avrà le sue ripercussioni anche qui.
Swissmem
Stefan Brupbacher è direttore di Swissmem dal 2019.
Fonte ats
«I dazi di Trump toccano anche la Svizzera. Accordiamoci con l'UE»
Il direttore di Swissmem è preoccupato per il probabile rallentamento dell'economia globale che avrà le sue ripercussioni anche qui.

BERNA - I dazi imposti dall'amministrazione del presidente americano Donald Trump a Messico, Canada e Cina devono preoccupare anche in Svizzera, perché «ci concernono direttamente»: lo sostiene Stefan Brupbacher, direttore di Swissmem, l'associazione padronale dell'industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica, che auspica ancora di più un avvicinamento all'Ue, criticando chi da sinistra frena su un accordo con Bruxelles.

«I dazi causano incertezza, che è veleno per l'economia globale», afferma il 57enne in un'intervista pubblicata oggi dal Blick. «Inoltre le tariffe doganali renderanno molte cose più costose, soprattutto negli Stati Uniti. Questo è un male per il più importante motore della crescita: se l'economia americana dovesse rallentare le conseguenze si sentirebbero anche in Svizzera».

Ma qual è l'impatto diretto della situazione - chiede il giornalista della testata zurighese - sulle imprese elvetiche? «Alcuni dei nostri affiliati hanno succursali in Cina o in Messico: non tutte hanno la possibilità di trasferire i dazi ai loro clienti statunitensi», spiega l'ex segretario generale del PLR e in seguito segretario generale del Dipartimento federale dell'economia ai tempi di Johann Schneider-Ammann. «La situazione varia molto da settore a settore. L'industria automobilistica, in particolare, è un ramo brutale: i dazi aumentano la pressione sui fornitori affinché producano a costi ancora più bassi, oppure abbandonino l'attività».

Anche il Canada introdurrà dazi del 25%, sulle merci statunitensi. «La Grande Depressione degli anni 30 ha dimostrato che una simile spirale di escalation può peggiorare drammaticamente la situazione economica», argomenta il giurista che è stato anche in forza ai servizi del parlamento federale. «C'è il rischio che una guerra doganale possa sfuggire di mano».

«La Svizzera ha comunque alcuni vantaggi», prosegue l'intervistato che nel 2023 ha corso per il Nazionale nelle file del PLR - con il sostegno finanziario di Swissmem - senza però riuscire a essere eletto. «Abbiamo abolito tutte i dazi industriali, il che vale anche per i prodotti provenienti dagli Stati Uniti. Siamo anche il sesto investitore straniero negli Usa e creiamo posti di lavoro qualificati. Abbiamo fatto molte cose giuste. È compito della Confederazione sottolinearlo nei confronti di Washington ed evitare così malintesi».

La Confederazione potrebbe comunque essere sotto pressione. «I paesi soggetti a dazi come la Cina cercheranno di vendere le loro merci altrove, ad esempio nell'Ue. Se l'Ue adotterà quindi misure di protezione contro i paesi terzi, la Svizzera dovrà lottare per ottenere clausole di esenzione. Altrimenti c'è il rischio di una debacle simile a quella che ha colpito l'acciaio e l'alluminio dal 2018».

«Questo è anche un campanello d'allarme in termini di politica interna: i bilaterali III» - così viene chiamata dal mondo economico una possibile intesa con Bruxelles - «sono importanti, il 55% delle nostre esportazioni è destinato all'Ue», aggiunge il professionista con dottorato conseguito a Zurigo. A suo avviso è incomprensibile il fatto che i sindacati stiano mettendo a rischio gli accordi bilaterali con il loro approccio da partita a poker.

Ma i referendum - chiede il cronista - non fanno parte della democrazia? ·«Sì, ma dopo dieci giorni di presidenza Trump appara chiaro che la Svizzera deve agire rapidamente e unita nel nuovo mondo. La politica di blocco della sinistra è un attacco frontale alla nostra industria di esportazione e ai posti di lavoro nella Confederazione», conclude l'esperto.

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COMMENTI
 

Geremia 1 sett fa su tio
Mi spiego meglio, af fan gli usa e Trump e tutti i suoi amici

Geremia 1 sett fa su tio
Fan gli usa

Geremia 1 sett fa su tio
Per trattare con Trump l’Europa deve iniziare a pensare Europa first, ma il problema è che ci sono europei che pensano America first, come si legge in parecchi post qua sotto.

Emib5 1 sett fa su tio
Come si è letto in altri articoli, finita la campagna elettorale e finito di mostrare i muscoli (ha solo quelli, il cervello pare sia missing), Trump comincia a temporeggiare sui dazi perché finalmente qualcuno gli avrà spiegato che le guerre commerciali hanno sempre fatto vittime su entrambi i fronti.

Princi 2 sett fa su tio
molto meglio trattare con Trump che l'UE forza Trump

Arcadia7494 2 sett fa su tio
Risposta a Princi
Ti hanno mai detto a che l’UE è il nostro PRINCIPALE partner commerciale, che gli accordi bilaterali con l’UE sono FONDAMENTALI se non vitali per molte delle nostre aziende e che bisogna andare d’accordo con chi commercia (TANTO) con te? Ti hanno mai detto che gli affari si fanno con chi ti paga e non con chi è solo simpatico? Probabilmente no, eh?

mastermi 1 sett fa su tio
Risposta a Princi
un criceto ha piu' intelletto

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Hai proprio ragione. Gli affari si fanno con chi ti paga, non con chi ti costringe a pagarlo.

Arcadia7494 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
Il tuo è un ragionamento di chi si limita a vedere solo i costi e non vede i benefici, di cui direttamente o indirettamente godi pure tu, nel partecipare ad un mercato di mezzo miliardo di individui. Nel mondo gli accordi regionali sono importantissimi e chi ne rimane fuori diventa TERZO MONDO, perché resta escluso da significativi scambi commerciali , tecnologici, culturali, di sicurezza ecc… Vogliamo diventare Terzo Mondo e vedere la gente abbandonare il paese ? Quanto importante è il rapporto con l’UE che è il nostro sbocco NATURALE (siamo EUROPEI!) lo dice bene questo testo che riprendo dal sito della Confederazione: “ L’Unione europea è di gran lunga il partner più importante della Svizzera, sia per il suo peso economico e politico che per la sua prossimità culturale e geografica con il nostro Paese. In Svizzera, un franco su tre è generato dagli scambi commerciali con l’Unione europea. Il 60 per cento delle esportazioni della Svizzera è diretto verso l’UE e dall’UE proviene l’80 per cento delle nostre importazioni … Le questioni concrete legate alle nostre relazioni con l’UE sono disciplinate da oltre 120 accordi, tra cui una ventina di trattati particolarmente importanti. Tali accordi favoriscono un ampio accesso reciproco ai rispettivi mercati e rendono possibile un’intensa collaborazione in altri settori.”

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Il mio è un ragionamento che vede la differenza tra commercio / cooperazione scientifica e la sottomissione a leggi e tribunali di una delle due parti. Tu evidentemente no, sostenendo questa tua idea facendo ampio uso di dichiarazioni roboanti. Ad esempio... diventare terzo mondo? E come? Con un embargo economico tramite assedio militare, continui bombardamenti aerei e che altro, forse. Bell'idea che hai dell'UE, bella descrizione che ne fai, per pensare che attuerebbe cose del genere solo se non firmiamo un accordo. peraltro i famosi "120 accordi" di cui parli (e di cui fin troppo spesso si parla a sproposito) non sono accordi a sé stanti, ma quasi tutti modifiche dell'accordo di libero scambio del 1972. Quello si che è DAVVERO importante per il nostro commercio. Tutti gli accordi bilaterali messi assieme non arrivano manco ad un decimo della sua importanza. Eppure da nessun parte cita adattamenti automatici alle leggi UE, sottomissione ai tribunali UE, giurisprudenza della corte UE e decisioni della Commissione UE; segno evidente (per chi vuol vedere) che per commerciare e cooperare queste cose NON servono. - P.s.: Ah, dimenticavo. L'Europa è il continente in cui viviamo. L'UE un'istituzione che ne usurpa il nome. Non confondiamo le due cose.

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
Ah, già che ci sono, Arcadia; consiglio a te e agli altri due articoli (tra i tanti) di François Schaller: "La déconstruction d’un mythe" e "Suisse-UE: le mythe de la décennie perdue". Sono certo che daranno qualche spunto di riflessione.

Arcadia7494 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
Se avrò occasione leggerò ciò che mi proponi. Io non sono qui a difendere a spada tratta l’UE, che può e deve sempre cercare di migliorare. Ciò che scrivo è che per la nostra economia e quindi il nostro benessere gli accordi con l’Ue sono fondamentali. La via solitaria poteva valere 50 anni fa, oggi no. La società ultra avanzata e complessa di oggi , che viaggia a mille, richiede che i vari paesi collaborino per scambiarsi knowhow nei più disparati ambiti. Chi si ferma è perduto. Senza accordi con l’Ue l’economia svizzera subirebbe un contraccolpo. Gli accordi con l’Ue riducono si la nostra sovranità, certo, ma hai idea di cosa ciò significherebbe per università , ricercatori, banche , assicurazioni, industria , ecc.. non avere accesso al mercato europeo? Sarebbe un disastro che si paga anche di più sul lungo termine. Se un paese non resta al passo con gli altri perde attrattività e competitività , perde investimenti, i giovani scappano altrove (succede già) e chi resta? In un tale scenario come si può pensare ad es. che anche le Università svizzere , che plasmano il futuro del paese, possano rimanere al top? I paesi dove università e ricerca sono mediocri sono quasi sempre paesi più arretrati . Questo intendo quando parlo di diventare Terzo Mondo. La società di oggi viaggia a mille e , come scrivevo sopra, chi si ferma è perduto, che lo si voglia o meno. Per restare al top i paesi più avanzati al mondo sono condannati ad intessere relazioni capillari fra di loro e le interrelazione ci rendono meno indipendenti , ma è un prezzo che alla fine pagano tutti, tranne forse le società dei dittatori, ma poi guarda come vivono. Io vorrei vivere in una società differente, più calma e rilassata, sai? ma gli ideali purtroppo si scontrano con la realtà e con i cambiamenti costanti e repentini che avvengono nella nostra società. Come puoi pensare che si possa applicare, alla società ultra complessa di oggi, un accordo di 50 anni fa, del 1972? Suvvia, dai, non è fattibile. E’ cambiato tutto, ma proprio tutto e ogni trattato, ogni legge, ogni regolamento deve essere aggiornato alla complessità moderna. Non si possono regolare le situazioni odierne con trattati in cui internet nemmeno esisteva.

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Leggili, è istruttivo avere un assaggio di quanta propaganda circonda gli accordi bilaterali. Riguardo al resto... via solitaria? La Svizzera era un Paese altamente globalizzato decenni (o secoli) prima che esistesse l'UE, senza per questo svendere la nostra sovranità a nessuno. Di quale via solitaria parli? Perché chi è innamorato dell'UE non riesce a uscirer dallo schema «O con l'UE o come la Corea del Nord»? - - - La sovranità va secondo te ceduta ad altri per avere in cambio qualche vantaggio economico? La sovranità è quella cosa che per secoli ha permesso alla Svizzera di stringere gli accordi che le servono, di migliorare i suoi rapporti commerciali e tecnologici che tanto dici che ci servono. Cederla in cambio di dubbi vantaggi significa che qualcun altro stringerà sulla nostra testa accordi che servono a lui, ed avere solo la possibilità di pregare di non esserne troppo danneggiati. Sarebbe la stessa cosa che rinunciare ad essere maggiorenni per avere in cambio la tessera punti del benzinaio, e questo mentre qualcun altro gestisce il tuo conto in banca e la tua vita privata. È questo che la nostra economia ha bisogno? - - - L'accesso al mercato europeo è garantito da quell'Accordo di Libero Scambio del 1972 che tu dici che non può più funzionare. Garantisce il 95% di tutto il commercio bilaterale CH-UE, contro gli accordi bilaterali 1 e 2 che riguardano (non garantiscono, riguardano) forse un 15% di tale commercio. Altro che non funzionare; L'ALS del 1972 funziona molto meglio, e da molto più tempo, di tutti gli accordi bilaterali messi assieme. Per questo nessun sostenitore dell'UE lo ama, né vuole sentirne parlare.

Arcadia7494 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
Tu dici che ci dà qualche dubbio vantaggio, ma lo sanno anche quelli che l’Udc che senza accordi il nostro paese avrebbe più da perdere che da guadagnare. Correggimi se sbaglio, ma leggo che’accordo di libero scambio del 1972 tra l’Unione europea (allora Comunità economica europea) e la Svizzera riguarda SOLO le merci. Non contiene disposizioni su servizi, investimenti, diritti di proprietà intellettuale, appalti pubblici o valori sociali e ambientali. Solo negli accordi successivi sono entrati Agricoltura, Trasporti terrestri e aerei, RICERCA, polizia, giustizia, asilo e migrazione, Fiscalità del risparmio, Ambiente, Statistica, MEDIA, Pensioni. ecc…. Gia soltanto non avere OGGI un accordo sulla fiscalità del risparmio sarebbe la MO.RTE per la nostra importante piazza finanziaria, da cui molti mungono, e tu dici che basterebbe l’Accordo originale del 1972? Spiegami perché non capisco.

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Dubbi vantaggi, esatto. Molto velocemente e andando a memoria... L'agricoltura produce merci, prima di tutto, comprese nell'ALS. I trasporti terrestri hanno introdotto i camion da 40t sulle nostre strade (e in futuro quelli da 60?), con grandi costi di manutenzione per le infrastrutture. E giusto per ricordare (sia qui che alla voce "Ambiente"), l'UE avrebbe voluto che la Svizzera costruisse più autostrade e più grandi per facilitare il traffico merci su gomma, e non AlpTransit; noi abbiamo sovranamente fatto di testa nostra, e mi pare che sia l'UE ad essersi accorta qualche decennio dopo d'aver sbagliato tutto. Trasporti aerei? Permettono alle compagnie svizzere indipendenti di volare dentro l'UE, ma non ne esistono più, sono tutte di Lufthansa. Ricerca, l'accordo che nel 1991 Flavio Cotti definì "sottostare a condizioni oggettivamente umilianti" (DoDiS), e di cui abbiamo in pratica fatto a meno (Erasmus, Horizon) nello scorso decennio, restando una delle più innovative piazze scientifiche del pianeta. Polizia, giustizia, asilo e migrazione? Stendiamo un velo pietoso, sia per noi che per gli altri Paesi del continente. Fiscalità del risparmio, ovvero quello che rende le banche svizzere gli esattori per conto dell'UE, ma che in cambio doveva preservare graniticamente il segreto bancario; si, proprio così. Per tacere del fatto che in materia di banche gli Stati UE non rispettavano i loro stessi accordi né i loro stessi principi. Ambiente, con l'appena scoppiato scandalo Timmermans qualche domanda sarebbe d'uopo. E via elencando. Per queste ed altre ragioni, quando chiedi agli economisti "Quale accordo attualmente in vigore è irrinunciabile per la Svizzera?" la risposta è sempre "L'accordo di Libero scambio del 1972", mai nessuno nomina uno qualsiasi degli Accordi Bilaterali 1 o 2.

Arcadia7494 2 sett fa su tio
facciamo come la provincia dell’Ontario (Canada) che per ritorsione intende annullare un contratto da 70 mio con Starlink di Musk: boic0ttare o stangare gli amici del biondo, Musk, Zuckerberg, Bezos, ecc.. chissà che toccando il portafoglio degli “amici” si ottenga più che applicando ritorsioni su altri prodotti USA..

Arcadia7494 2 sett fa su tio
Risposta a Arcadia7494
comunque Trump si sta facendo proprio tanti amici in giro per il mondo e alla fine i bulli finiscono male (vedi lo Zar che sta distrggendo l’economia del suo paese) . Se continua ad aumentare i dazi a mezzo mondo alla fine può essere che arrecherà più danni al suo paese che agli altri.

Spartan555 2 sett fa su tio
Risposta a Arcadia7494
🤦🏻‍♂️

Arcadia7494 2 sett fa su tio
Risposta a Spartan555
Spartano , la mia era una prov0cazione , ma guai a toccarti Trump e Musk , eh? Comunque la notizia Ontario Starlink è vera , come avrai potuto verificare, e la strategia di Trump di usare i dazi come minacciā per trattare e ottenere altro in cambio dai vari paesi non è detto che sarà quella buona. Se tratti male gli amici, prima o poi…

tbq 2 sett fa su tio
Quindi, secondo Brupbacher, siccome Trump imporrà dazi all'UE la cosa migliore per noi è avvicinarci sempre di più all'UE in modo da non esserne colpiti? Strategia impeccabile, che (assieme al suo definire "Bilaterali 3" quello che nei fatti è l'Accordo Quadro sotto mentite spoglie) aiuta a capire cosa voglia davvero ottenere.

Draghetto29 2 sett fa su tio
Intanto gli USA ci hanno già messo in seconda linea per le tecnologie e per poter comprare i chip di nuova generazione , malgrado abbiamo contribuito in modo diretto al loro sviluppo . Quindi , si parla di oltre che dazi , di quantità . Il nostro paese , anche se sesto in investimenti, è stato quindi messo già alla porta e viste le sue dimensioni non potrà avere tropo peso. Per quanto riguarda l’UE , e gli accordi III , si tratta anche dei diritti, della legge della nostra neutralità sia di paese che di giustizia . Non soltanto di economia . Mettere a rischio i nostri valori fondamentali di paese , per qualche miliardo in momenti di crisi , mi sembra veramente eccessivo , visto anche come vanno le cose , soprattutto per questa continua corruzione delle istituzioni che è lampante . Il PLR soprattutto dovrebbe capire , che la loro lungimiranza , soprattutto dopo la pandemia , è praticamente la lungimiranza di un circo lasciato in mezzo ad una autostrada , e le persone , intanto non guadagnano più , per le scelte fatte soprattutto da partiti come il PLR. Si sta arrivando al punto che tutto è in vendita . La famiglia Elkann insegna come ragionano persone come loro , i cosiddetti dirigenti , fanno i miliardi , portano manufattura e produzione in paesi dove non ci sono leggi giuste per i lavoratori , o dove non ci sono associazioni dei lavoratori , perché ragionano sempre al risparmio , odiando le leggi dei salari per chi fa il lavoro che li mantiene . Sempre il gioco delle 3 carte . Sempre ragionando per sfruttare e mai fare la loro parte per la solidarietà , ma guadagnare dandosi stipendi milionari, e guadagnare di nuovo con i dividendi miliardari , quindi un doppio gioco sempre a spese di chi produce nelle loro aziende , facendosi passare per coloro che investono, ma investono in prestiti bancari , non investono sulle persone che li mantengono e che fanno straordinari, sacrificando il tempo per le proprie famiglie , tanto loro da dirigenti fanno il lavoro da casa , oppure da manager segnano come ore di lavoro anche il pranzo al ristorante ! Beh , questo tipo di atteggiamento da parte dei dirigenti è questo modello , è basato sull’indebitamento , che viene poi messo ancora sulle spalle delle persone comuni quando falliscono , vedi Credit Suisse . Mentre le persone normali pagano sempre le fatture che arrivano . Pagano il mutuo alla banca basato sul prestito ricevuto , non su un prestito aggiornato ogni paio d’anni per spostare i veri pagamenti . Quindi , alla fine non pagano mai , perché hanno in mano il gioco del debito e si fanno fare le leggi ad hoc per non rimettere mai quello che ricevono , spostando magari (senza troppo magari) i soldi cash nei vari paradisi fiscali , come le varie British Virgin Island o Bahamas o St. Lucia . Ma vabbè , tanto sono loro i proprietari di nazioni e dei politici , dando qualche milione qua e là , e facendo entrare gli stessi politici o famigliari dei politici nei vari CDA . A loro non importa della popolazione o della democrazia , per loro è i loro guadagni , tutto è sul piatto per esser venduto . Come le case e interi villaggi sulle nostre montagne ai vari miliardari che vengono da noi per 3/6 settimane all’anno . Andate a parlare con loro, se restano o si trasferiscono se viene chiesta una seria solidarietà ad un paese che gli ha concesso tutto per decenni o se preferiscono andarsene …

Spartan555 2 sett fa su tio
Risposta a Draghetto29
Indovina quale amministrazione ha fatto quello che ha fatto alla Svizzera in riguardo a questi chip…

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Spartan555
Aggungo un indizio; la decisione ha preceduto di circa due settimane l'insediamento di Trump.

Marking 2 sett fa su tio
Avvicinamento all'UE??? ma per piaseeeeeee.......

Spartan555 2 sett fa su tio
Risposta a Marking
🫡

mastermi 1 sett fa su tio
Risposta a Marking
vero ! meglio stare isolati con l'illusione di essere un paese perfetto

Max_malcantone 2 sett fa su tio
Ma perché bisogna andare ad “allearsi” con chi minaccia sempre la Confederazione ? Con chi vuole imporre la propria egemonia? Ma l’UE che si arrangi …. Con gli americani si può perlomeno trattare su basi di parità

Emib5 2 sett fa su tio
Risposta a Max_malcantone
Grazie per la battuta sul trattare alla pari con gli Usa, non ridevo così da un po'.

TheQueen 2 sett fa su tio
Risposta a Max_malcantone
La CH non conta nulla nel panorama mondiale. Forse un giorno ce la farete a capirlo

tbq 2 sett fa su tio
Risposta a Max_malcantone
Bella domanda. Forse ad alcuni le minacce e le prevaricazioni piacciono, magari perché credono che le vedranno solo e non le subiranno.

mastermi 1 sett fa su tio
Risposta a Max_malcantone
ahahahah allora non ricordi neanche come hanno salassato le banche svizzere !!!! dai studia un pochino....

Dom 2 sett fa su tio
No! Assolutamente NO! Trattiamo con USA e non con UE. Errare è umano, ma perseverare è diabolico.

Geremia 1 sett fa su tio
Risposta a Dom
Fai davvero fatica a capire. Trattare con Trump significa fare quello che vuole lui, e quello che vuole lui è America first.

Geremia 2 sett fa su tio
Io sono preoccupato. Se il mondo non riuscirà ad unirsi contro Trump saranno guai. Se invece lo farà saranno guai per gli USA, ma se poi andranno male gli USA andrà male il mondo intero. Questo personaggio è veramente pericoloso

Dom 2 sett fa su tio
Risposta a Geremia
E' molto più pericolosa Bruxelles per Berna. Con gli USA puoi ragionarci con l'UE solo e sempre minacce e basta.

sctaquet 2 sett fa su tio
Risposta a Dom
Esatto

Trapp 2 sett fa su tio
Risposta a Dom
👍🏻

TheQueen 2 sett fa su tio
Risposta a Dom
Se usciste dal letargo vi potreste accorgere che la CH non conta nulla, né per gli USA né per l’UE. Le decisioni le subiamo e basta, e non ci possiamo far nulla, a parte scrivere sul forum di Tionazi

tbq 2 sett fa su tio
Risposta a Dom
Con gli USA ci si può ragionare quando non hanno un Democratico alla presidenza. Ma a parte questa correzione, in effetti attualmente il maggior pericolo per la Svizzera arriva da coloro con cui Brupbacher vorrebbe maggiore "collaborazione".

Spartan555 2 sett fa su tio
Risposta a Dom
Ben detto, Dom.

Vecchio60 2 sett fa su tio
Risposta a TheQueen
La Svizzera conta per noi svizzeri. Poi sul fatto di non contare nulla vedrei di approfondire un attimo, te lo suggerisco come consiglio.

tbq 2 sett fa su tio
Risposta a TheQueen
Messaggio molto sveglio. Se la Svizzera non conta nulla per l'UE, allora che ci lasci in pace invece di pretendere in continuazione soldi e adeguamenti delle nostre leggi alle sue. Se non contiamo nulla, cosa continuano a chederci? :)

tbq 2 sett fa su tio
Risposta a Vecchio60
Tra l'altro, avesse letto l'articolo per intero qualche dettaglio lo avrebbe già avuto...
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