«Troppi incidenti sulle strade, bisogna agire»

L'UPI: «240 morti e 4'000 feriti gravi nel 2023»
L'UPI: «240 morti e 4'000 feriti gravi nel 2023»
BERNA - Il direttore dell'Ufficio prevenzione infortuni (UPI), Stefan Siegrist, ha lanciato un appello alla politica affinché reagisca di fronte all'incremento degli incidenti sulle strade svizzera. L'Ufficio federale delle strade (USTRA) va sostenuto meglio.
«Parliamo comunque di 240 morti sulle strade e di 4000 feriti gravi» nel 2023, ha spiegato Siegrist in un'intervista pubblicata oggi dalle testate di lingua tedesca del gruppo Tamedia. Il numero di feriti corrisponde al dato più alto degli ultimi dieci anni, ha aggiunto.
L'USTRA vuole ridurre il numero di morti a 100 e quello dei feriti a 2500, ha detto ancora il direttore. Un obiettivo che giudica realista, ma «se vogliamo riuscirci, dobbiamo fare uno sforzo».
Falsa sicurezza per i pedoni
Numerosi incidenti potrebbero essere evitati senza ridurre le mobilità, ha sottolineato Siegrist, citando l'esempio delle strisce pedonali. Meglio non averne affatto piuttosto che averne mal posizionate, ha affermato. Devono poi essere ben visibili sia di giorno che di notte.
Il responsabile ha ricordato che il numero di pedoni uccisi in Svizzera l'anno scorso è passato da 40 a 46 rispetto al 2022, e quello dei feriti gravi da 497 a 522.
Altre misure possibili riguardano la riduzione della velocità, la concezione delle strade, la sensibilizzazione e i controlli di polizia. «Non esistono rimedi miracolosi per prevenire gli incidenti stradali».





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