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SVIZZERA

«Molto probabile» il congelamento di averi russi in Svizzera, si valutano sanzioni contro Putin

Il Consiglio federale prenderà una decisione nel corso della seduta straordinaria di lunedì
keystone-sda.ch (ANTHONY ANEX)
Fonte Ats
«Molto probabile» il congelamento di averi russi in Svizzera, si valutano sanzioni contro Putin
Il Consiglio federale prenderà una decisione nel corso della seduta straordinaria di lunedì
BERNA - È «molto probabile» che il Consiglio federale decida di congelare averi russi in Svizzera nella sua seduta straordinaria in programma domani. Lo ha dichiarato il presidente della Confederazione Ignazio Cassis. Sul tavolo an...

BERNA - È «molto probabile» che il Consiglio federale decida di congelare averi russi in Svizzera nella sua seduta straordinaria in programma domani. Lo ha dichiarato il presidente della Confederazione Ignazio Cassis. Sul tavolo anche l'eventualità di sanzionare Putin.

Secondo il consigliere federale ticinese, la neutralità deve tuttavia essere garantita. Giovedì il Consiglio federale aveva già fortemente inasprito le misure nei confronti della Russia, ha rilevato Cassis al telegiornale romando "19h30". «Domani andremo nella stessa direzione», ha aggiunto. 

Nessuna conferenza di pace a Ginevra - Il consigliere federale ha inoltre smentito la notizia secondo la quale lunedì o martedì a Ginevra si sarebbe svolta una conferenza di pace per l'Ucraina, alla quale avrebbero partecipato il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov e, in videoconferenza, il segretario di Stato americano Antony Blinken, annunciata dai siti web di Tamedia. «Si tratta di speculazioni mediatiche», ha commentato Cassis, indicando comunque di essere in contatto con le due parti.

Cassis si è detto felice che il dialogo riprenda tra la Russia e l'Ucraina, dopo che i due Paesi si sono detti d'accordo d'incontrarsi domani alla frontiera tra l'Ucraina e la Bielorussia per dei colloqui. «Ma la strada è ancora lunga», ha ammonito. In caso di successo dei colloqui, a suo avviso, è possibile che si arrivi rapidamente a un armistizio. In ogni caso, «la Svizzera può istituire un canale diplomatico tra i due Paesi», ha rilevato.

Alla domanda su quanti rifugiati ucraini la Confederazione potrebbe accogliere, il consigliere federale non ha voluto fornire una cifra precisa, poiché «gli ucraini sono liberi di entrare in Svizzera. Li accoglieremo come fratelli e sorelle europei», ha concluso.

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