Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Marcia della vita: cento decreti d'accusa per la contro-manifestazione

I fatti risalgono allo scorso settembre. Previste multe comprese fra 200 e 300 franchi
Archivio Keystone
Fonte ATS
Marcia della vita: cento decreti d'accusa per la contro-manifestazione
I fatti risalgono allo scorso settembre. Previste multe comprese fra 200 e 300 franchi
ZURIGO - Un centinaio di persone sono state multate con decreti d'accusa per aver partecipato lo scorso mese di settembre a Zurigo a una manifestazione di protesta contro la cosiddetta "Marcia della vita" ("Marsch fürs Läbe"), organizzata d...

ZURIGO - Un centinaio di persone sono state multate con decreti d'accusa per aver partecipato lo scorso mese di settembre a Zurigo a una manifestazione di protesta contro la cosiddetta "Marcia della vita" ("Marsch fürs Läbe"), organizzata da movimenti anti-abortisti.

Alla contro-manifestazione, che non era autorizzata, hanno preso parte lo scorso 14 settembre circa 200 persone. Nei disordini scoppiati nelle vicinanze della Turbinenplatz, nell'ex quartiere industriale ribattezzato Züri-West, erano rimasti feriti due agenti della polizia.

La notizia dei circa cento decreti d'accusa, con multe fra 200 e 300 franchi, riportata oggi dal portale Bluewin, è stata confermata a Keystone-ATS dall'ufficio competente della città di Zurigo. Le persone interessate dai decreti d'accusa hanno ancora la possibilità di fare ricorso.

La "Marcia per la vita", organizzata da movimenti anti-abortisti cristiano-conservatori, aveva già provocato proteste in anni precedenti, come nel 2016 e nel 2018 a Berna. Nel 2017 il canton Obvaldo aveva vietato, per i timori di contro-manifestazioni, una analoga marcia prevista a Flüeli-Ranft, dove visse il santo e patrono della Svizzera Nicola della Flüe.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE