Cerca e trova immobili

SVIZZERAQuel vigneto a 1'080 metri d'altezza non s'ha da fare

08.05.20 - 12:00
Lo ha stabilito il TAF, confermando una decisione del Canton Vaud. Il ricorrente parla di cambiamento climatico
Archivio Keystone
Fonte ATS
Quel vigneto a 1'080 metri d'altezza non s'ha da fare
Lo ha stabilito il TAF, confermando una decisione del Canton Vaud. Il ricorrente parla di cambiamento climatico

SAN GALLO - Un abitante di Château-d'Oex (VD) non potrà avere un vigneto sul suo terreno situato a 1'080 metri di quota. Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha infatti respinto il suo ricorso contro il rifiuto dell'amministrazione vodese di registrare l'appezzamento come zona viticola.

L'uomo aveva presentato il suo progetto al Servizio cantonale di agricoltura e viticoltura nel 2015, e chiesto un cambiamento di assegnazione per dedicare circa 4'000 metri quadrati alla coltivazione della vite su un terreno agricolo di 6'000 metri.

Era un esperimento - Specificava di voler piantare i vitigni Solaris, Léon-Millot, Rondo e Siramé per sperimentare con varietà resistenti la produzione di vino biologico in condizioni difficili. Il tutto su un terreno molto ben esposto al sole e con un microclima al riparo dalle correnti dominanti.

Il comune era favorevole al progetto, ma il servizio cantonale competente ha opposto un rifiuto categorico alla richiesta di iscrizione in zona viticola: adduceva l'altitudine del terreno - 400 metri più in alto rispetto al vigneto più alto del cantone - come una discutibile vocazione vitivinicola nonché un rischio di creare un precedente.

Questione di riscaldamento globale - Nel ricorso l'aspirante viticoltore ha fatto notare che il vino già prodotto a titolo sperimentale era di qualità e che con il riscaldamento globale il limite dei 600 metri di quota era oramai superato. Ha anche sottolineato che il vino viene prodotto nei Pirenei francesi a 1'286 metri di quota, in Val d'Aosta a 1'285 metri e a Visperterminen (VS) a 1'150 metri.

Ma nella sentenza pubblicata oggi il TAF conferma la decisione delle autorità vodesi, sottolineando che la legge sull'agricoltura conferisce ai Cantoni la facoltà di autorizzare nuovi vigneti. L'alta corte con sede a San Gallo fa poi notare che la legge cantonale vieta nuove viti al di fuori dell'apposito catasto e che la creazione di vigneti su superfici abbandonate da più di dieci anni è consentita solo se il luogo è idoneo. Quest'ultimo concetto è inoltre relativamente indeterminato e di carattere specialistico, che non spetta al TAF valutare, salvo in caso di abuso manifesto.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE