Una professione, quella del bagnino, a cui negli ultimi anni si stanno avvicinando sempre più donne
ZURIGO - Le addette all’assistenza dei bagnanti delle piscine vengono ripetutamente attaccate, secondo quanto riporta la SonntagsZeitung.
Michel Kunz, presidente dell’Associazione Svizzera dei maestri bagnini (AMB), afferma che «il disprezzo per le donne ha raggiunto un livello del tutto inaccettabile». «Alla base del comportamento di alcuni uomini - spiega Kunz a 20 Minuten - vi sono le differenze culturali. Le donne per loro, presumibilmente, non hanno la medesima posizione degli uomini».
«Va detto chiaramente - aggiunge Kunz - che le bagnine hanno la stessa istruzione e la stesse conoscenze dei bagnini, quindi, le stesse responsabilità. E meritano rispetto».
Una situazione spiacevole è stata sperimentata anche da una bagnina zurighese: «Una volta ho fatto notare ad un giovane padre che i suoi figli non nuotavano ancora abbastanza bene per la piscina in cui avrebbe voluto portarli. Mi ha detto che non avevo niente da dirgli. Poi, ho chiamato un collega, che gli ha rispiegato tutto quanto, e lui ha immediatamente seguito le istruzioni».