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SVIZZERA

Mezzo secolo fa l'università di Berna lasciava la sua impronta sulla Luna

L'ateneo elvetico, che progettò la vela solare per la missione Apollo 11, festeggerà il giubileo con un festival della scienza per tutta la popolazione
Keystone
"Buzz" Aldrin a fianco della vela solare progettata dall'università di Berna.
Mezzo secolo fa l'università di Berna lasciava la sua impronta sulla Luna
L'ateneo elvetico, che progettò la vela solare per la missione Apollo 11, festeggerà il giubileo con un festival della scienza per tutta la popolazione
BERNA - Accanto agli astronauti Neil Armstrong ed Edwin "Buzz" Aldrin, l'università di Berna è stata tra i primi a lasciare «un'impronta» sulla Luna il 21 luglio di 50 anni fa. Per celebrare la rilevanza della ricerca s...

BERNA - Accanto agli astronauti Neil Armstrong ed Edwin "Buzz" Aldrin, l'università di Berna è stata tra i primi a lasciare «un'impronta» sulla Luna il 21 luglio di 50 anni fa. Per celebrare la rilevanza della ricerca spaziale attuata «a pieno regime» da oltre mezzo secolo all'alta scuola della città federale, Comune e Cantone di Berna oggi vi hanno invitato il corpo diplomatico e i deputati del Consiglio nazionale e di quello agli Stati.

Aldrin, il secondo uomo a mettere piede sul nostro satellite, piantò nel suolo lunare la cosiddetta vela solare, messa a punto all'ateneo, prima ancora di fissarvi la bandiera statunitense. La vela era volta a misurare la composizione del vento solare, ossia il flusso di particelle cariche emesso dall'alta atmosfera della nostra stella.

Il presidente del Consiglio di Stato Christoph Ammann, il sindaco Alec von Graffenried e il rettore dell'alta scuola Christian Leumann hanno accolto i loro ospiti all'Istituto di fisica, dove la vela fu progettata e costruita sotto la direzione del professor Johannes Geiss, si legge sul sito dell'ateneo. Parte dell'originale e campioni di roccia lunare sono tuttora conservati tra le mura dell'istituto, indica un comunicato diramato oggi da città e Cantone.

L'università di Berna conduce ricerche spaziali «a pieno regime» da oltre 50 anni. Fino ad oggi oltre 30 strumenti bernesi sono stati imbarcati a bordo di sonde spaziali internazionali. I ricercatori dell'ateneo attualmente sono impegnati in particolare su tre fronti: la ricerca di tracce di vita nelle profondità dello spazio, l'invio di telecamere ad alta precisione su Marte e l'osservazione dei detriti spaziali.

A partire dal prossimo autunno, il telescopio spaziale CHEOPS (CHaracterizing ExOPlanet Satellite) condurrà indagini su esopianeti (ossia pianeti al di fuori del Sistema solare): la Svizzera, sotto la direzione dell'alta scuola bernese, per la prima volta sarà responsabile di un'intera missione dell'Agenzia spaziale europea (Esa).

L'università di Berna festeggerà il giubileo del primo uomo sulla Luna con un festival della scienza per tutta la popolazione dal 28 giugno al 4 luglio. La manifestazione comprende anche uno spettacolo multimediale sulla Piazza federale.

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