L'errore è costato ben 5 milioni di franchi. Secondo Swisslos il cliente è responsabile di verificare il proprio biglietto
ZURIGO - La noncuranza di un dipendente di una stazione di servizio è costata il posto sul treno della dea bendata a B.S*. Il 36enne gioca al Lotto da anni. E così ha fatto anche di recente. Ha preso una schedina, l'ha compilata, e l'ha consegnata al dipendente del chiosco.
Dopo il sorteggio - riferisce 20 Minuten - , ha controllato e scoperto degli errori di scansione. Una delle due caselle giocate correttamente gli sarebbe valsa il jackpot di 5 milioni di franchi. Ma la macchina ha letto e giocato due volte la stessa casella non riconoscendo i numeri della seconda. «Avevo indovinato tutti e sei i numeri, compreso il numero fortunato», spiega il giocatore.
Stordito, S. si è recato dal direttore della filiale della stazione di servizio, che ha contattato immediatamente Swisslos. Anche se il dipendente in questione ha commesso un errore, Swisslos si è limitata a rinviare alle condizioni di partecipazione e ha informato il cliente che la responsabilità di controllare che la schedina fosse stata giocata correttamente spettava a lui.
S. non l'ha presa bene. «La lotteria si vince una volta nella vita». Da quel giorno il 36enne ha problemi a dormire, a concentrarsi. L'uomo ha iniziato ad avere problemi psicologici, ha lasciato il lavoro e si è ammalato. «Non riesco a smettere di pensare a come sarebbe potuta cambiare la mia vita se quel biglietto fosse stato giocato correttamente. Con quei soldi oggi sarei una persona diversa».
S. si è rivolto a un legale, che non ha però potuto aiutarlo. «Ho tentato di discuterne con i diretti responsabili. Tuttavia, le possibilità di successo sono minime. Swisslos fa sempre riferimento alle condizioni di partecipazione e queste sono legalmente molto difficili da contestare».
Lo conferma, d'altra parte, il portavoce di Swisslos, Willy Mesmer. «La responsabilità di confrontare le ricevute con i biglietti giocati spetta al cliente». Poiché Swisslos riceve solo i dati scansionati dai punti di vendita, non ha la possibilità di verificare l'attendibilità delle affermazioni del 36enne.
* Nome noto alla redazione