Cerca e trova immobili
GRIGIONI

«Ai clienti ebrei: fatevi la doccia prima di entrare in piscina», albergo nella bufera

Polemica attorno al cartello esposto in un hotel di Arosa. Da Israele: «Vogliamo scuse ufficiali». La direttrice rassicura: «Nessun antisemitismo»
«Ai clienti ebrei: fatevi la doccia prima di entrare in piscina», albergo nella bufera
Polemica attorno al cartello esposto in un hotel di Arosa. Da Israele: «Vogliamo scuse ufficiali». La direttrice rassicura: «Nessun antisemitismo»
AROSA - L'Apparthaus Paradies di Arosa è finito al centro di un’accesa polemica internazionale dopo che uno dei suoi ospiti, indignato, ha pubblicato sui social network la fotografia di un cartello affisso dalla direttrice della str...

AROSA - L'Apparthaus Paradies di Arosa è finito al centro di un’accesa polemica internazionale dopo che uno dei suoi ospiti, indignato, ha pubblicato sui social network la fotografia di un cartello affisso dalla direttrice della struttura in prossimità della zona piscina in cui si chiede agli ospiti ebrei di «fare una doccia prima di fare il bagno e dopo aver fatto il bagno», specificando che il mancato rispetto delle regole comporterà l’esclusione dalla vasca.

Uno scandalo - Lo scandalo dell’albergo - che ogni anno accoglie nei propri appartamenti numerosi clienti ebrei provenienti dal Regno Unito, dagli Stati Uniti e da Israele - ha fatto rapidamente il giro della rete, giungendo fino alle alte sfere del governo di Gerusalemme. Tzipi Hotovely, vice-ministra agli affari esteri israeliana, ha condannato il messaggio etichettandolo come «un atto antisemita della peggior specie» ed esigendo scuse ufficiali da parte della sua autrice.

«Sfortunatamente l’antisemitismo in Europa è ancora una realtà, e noi dobbiamo assicurarci che le sanzioni adottate contro questi incidenti siano utili a dissuadere colore che ancora portano in sé il virus dell’antisemitismo», ha dichiarato Hotovely al Jerusalem Post.

Cartello rimosso - Dal canto suo la direzione dell’albergo ha assicurato che nel frattempo il cartello è stato rimosso. «La scelta delle parole è stata sbagliata», ha spiegato la gerente della struttura, precisando inoltre di aver scritto l’avviso in quei termini in quanto, sistematicamente, erano clienti ebrei quelli soliti a tuffarsi in piscina senza aver fatto prima la doccia e assicurando che il suo gesto non era in nessun modo di natura antisemita. «Se così fosse, non accoglieremmo ospiti ebrei», ha concluso.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE