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VALLESEIl Vallese ha la sua moneta locale

13.05.17 - 18:38
Tutti quelli che lo desiderano possono ormai effettuare i loro acquisti con dei “farinets”
Keystone
Il Vallese ha la sua moneta locale
Tutti quelli che lo desiderano possono ormai effettuare i loro acquisti con dei “farinets”

SION - Da oggi il Vallese possiede la sua moneta locale e complementare ai franchi. Chiamati “farinets”, sono stati lanciati ufficialmente sabato a Sion. I tagli disponibili sono otto - esistono infatti biglietti da 1, 2, 5, 10, 13 (come tributo alle stelle della bandiera), 20, 50 e 100 - e saranno accettati da un centinaio di commercianti, fra i quali troviamo bar, ristoranti, negozi, taxi e persino una fiduciaria, principalmente fra Sierre e Monthey. L’obiettivo è di favorire e dare dinamicità alla produzione e all’economia locale.

1 farinet per 1 franco - Sabato l’Associazione Le Farinet ha installato “un ufficio-cambio” nel centro di Sion. L’Ufficio del turismo del capoluogo vallesano prenderà poi il suo posto, «ma ogni commercio che accetta i farinets potrà a sua volta cambiare i soldi», precisa Cathy Berthouzouz, responsabile delle relazione con i media.

In tutto sono state stampate banconote per un valore di 500'000 farinets (equivalenti a 500'000 franchi, il “tasso di cambio è infatti 1) che verranno messe in circolazione a ogni acquisto. I fautori del progetto si augurano la partecipazione di almeno 500 persone.

Montagne e animali - Su ogni banconota, disegnata dal grafico Adrien Thétaz, è rappresentata su un lato una montagna vallesana e sull'altro un'attività, un animale o una particolarità tipica della regione.

Si tratta della seconda moneta locale dopo quella introdotta nella regione transfrontaliera franco-ginevrina. Piccolo aneddoto: il nome della nuova moneta vallesana deriva da Joseph-Samuel Farinet, contrabbandiere e falsario vissuto nella seconda metà del 1800.

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COMMENTI
 

RV50 6 anni fa su tio
Scusate la mia ignoranza ma che senso ha creare una moneta al pari di quella ufficiale?

Cogito 6 anni fa su tio
Risposta a RV50
L'unico modo in cui abbia senso è nel caso in cui i commercianti che accettano i "farinets" propongano prezzi più bassi se paghi con la moneta locale.

nuanda0 6 anni fa su tio
Risposta a RV50
È una specie di baratto monetario ... a cosa serve? Se tu sei giardiniere e mi fai il giardino e io sono pittore e ti pitturo casa, il tutto scambiandoci i pezzi di carta del monopoli ... direi che IVA ed imposte, quelli di Berna e Bellinzona, non ne vedranno molte :-)

UnPassoIndietro 6 anni fa su tio
Risposta a RV50
Come ben dice il testo "L’obiettivo è di favorire e dare dinamicità alla produzione e all’economia locale.". Infatti grandi aziende come coop, migros, UBS o altre grandi società non hanno nessun interesse ad accettare monete alternative (questione di bilanci economici e sicurezza monetaria). Si tenta quindi in tal modo tagliare fuori dagli affari i grandi per favorire i piccoli, vale a dire commerci locali. A Bristol esiste da diversi anni (Bristol Pound) e funziona bene!

elvetico 6 anni fa su tio
Risposta a RV50
In effetti non serve a niente, è solo marketing. Lascerà il tempo che trova.

6463 6 anni fa su tio
Bella come idea, con questa iniziativa se dovesse partire ogni commerciante iscritto si fara i suoi clienti
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