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BERNAPermessi C, in arrivo un giro di vite?

14.09.16 - 11:04
Il Consiglio nazionale ha adottato diversi inasprimenti nel corso del dibattito odiern. La commissione preparatoria raccomanda però la bocciatura delle modifiche sulla Legge sugli stranieri
TiPress
Permessi C, in arrivo un giro di vite?
Il Consiglio nazionale ha adottato diversi inasprimenti nel corso del dibattito odiern. La commissione preparatoria raccomanda però la bocciatura delle modifiche sulla Legge sugli stranieri

BERNA - È in pieno svolgimento al Consiglio nazionale il dibattito sull'integrazione degli stranieri. Finora il plenum ha adottato diversi inasprimenti, allontanandosi però dalle soluzioni ancora più dure volute dall'UDC, come anche dagli alleviamenti proposti da socialisti e verdi.

L'intero esercizio odierno rischia però di essere inutile. La commissione preparatoria raccomanda infatti la bocciatura delle modifiche apportate dalla Legge sugli stranieri. UDC e campo rosso-verde, per ragioni opposte, potrebbero coalizzarsi e silurare le modifiche apportate alla legge sugli stranieri e l'integrazione.

In apertura dei dibattiti, il PLR ha esortato il plenum ad approvare le modifiche legislative, sottolineando - rivolgendosi in particolare ai democentristi - che le modifiche apportate alla legislazione in vigore vanno verso un chiaro inasprimento delle attuali condizioni.

Permesso C solo se integrati - In generale, in futuro gli stranieri potranno ottenere un permesso di domicilio (C) solo se integrati. Le autorità dovranno tenere conto del grado di integrazione anche per la concessione di un permesso di dimora (B, annuale rinnovabile).

La concessione di simile permesso potrà essere subordinata a una convenzione di integrazione, qualora si dovessero constatare carenze in quest'ambito. Se lo straniero non dovesse rispettare in toto o in parte le condizioni incluse in questo "contratto" - per esempio seguire corsi di lingua - saranno possibili sanzioni.

I Verdi e l'UDC hanno chiesto, per ragioni opposte, lo stralcio dalla legge di questa possibilità. Per gli ecologisti le condizioni per ottenere un permesso B sono troppo elevate, mentre per i democentristi coloro che non intendono adattarsi al paese che li accoglie devono semplicemente andarsene senza beneficiare di programmi d'integrazione ad hoc. Alla fine l'ha però spuntata la versione del Consiglio federale.

Il plenum ha anche respinto diversi inasprimenti voluti dall'UDC per quanto attiene alla concessione del permesso di domicilio, ottenibile attualmente dopo 5-10 anni di soggiorno in Svizzera. La leghista Roberta Pantani (TI) avrebbe voluto estendere la buona conoscenza della lingua del posto a tutta la famiglia e non solo alla persona che ha fatto richiesta del permesso C. Per la maggioranza, che ha respinto la proposta, non si può punire collettivamente una famiglia solo perché uno dei suoi membri - un fratello o una sorella per esempio - non è bene integrato.

Revoca del permesso C - Le disposizioni discusse oggi in aula prevedono anche un ampliamento dei motivi di revoca di un permesso di domicilio. Oltre al mancato rispetto della pubblica sicurezza e dell'ordine pubblico o la dipendenza dall'assistenza pubblica, in futuro sarà possibile perdere il permesso C anche dopo 15 anni dal suo ottenimento.

In futuro, dovrebbe anche essere possibile revocare un permesso C a uno straniero - oppure declassarlo al permesso B - se non intende integrarsi. Per la Consigliera federale, un tale dispositivo nella legge creerà soltanto molta burocrazia.

Criteri d'integrazione - Le nuove disposizioni adottate oggi considerano come integrate nella realtà locale le persone che rispettano la sicurezza e l'ordine pubblico, i valori della Costituzione - come l'uguaglianza uomo/donna -, partecipano alla vita economica o intendono acquisire una formazione, dispongono di competenze linguistiche.

Le proposte dell'UDC di inasprire questi criteri - per esempio l'obbligo di un'attività lucrativa e dell'acquisizione di una formazione - sono state respinte.

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COMMENTI
 

Aleinad 7 anni fa su tio
Quanti stranieri hanno ottenuto il permesso B o C e continuano a vivere in Italia e non spendono nulla qui in Svizzera. Ci vogliono più controlli!
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