Il vescovo, che è apparso stanco e provato, ha difeso l'istituzione di una commissione destinata a esaminare i casi di abusi sessuali, ma l'avvocato Charles Poncet, con tono cortese e deciso, ha affermato che si tratta di "una pessima idea". Secondo lui una simile commissione non può far altro che perpetuare ciò che è avvenuto fin qui, ossia la mancanza di trasparenza e il segreto.
Il vescovo Genoud si è impegnato a fare tutto il possibile affinchè le vittime degli abusi si rivolgano alla giustizia civile, riconoscendo tuttavia più volte che ci sono vittime per le quali è assai difficile compiere un tale passo. La prevista commissione può essere loro di aiuto, ha affermato, dicendosi "triste e scioccato" per il suicidio di un sacerdote avvenuto nel canton Neuchâtel. "Non potrò neppure essere presente al suo funerale, poiché deve sottopormi a una seduta di chemioterapia", si è rammaricato.
Alla domanda del giornalista che gli chiedeva se ce l'ha con la stampa, il vescovo ha risposto: "non gliene voglio, ma dico ai media, basta! le voci uccidono". Gli ha risposto l'avvocato: "non sono le voci, ma il segreto".