Gates Orlando torna a casa: "Non respiravo aria fresca da agosto"

L'ex giocatore del Lugano, che ha subito un trapianto di cuore, ha lasciato l'ospedale dopo 208 giorni. Ora dovrà vestire mascherina e guanti ma, a parte ciò, potrà vivere una vita normalissima
ROCHESTER – Gaetano "Gates" Orlando ha ricevuto in dono la vita. L’ex giocatore del Lugano e star della nazionale italiana è tornato a casa, nella sua casa, a 25 giorni dal trapianto di cuore e dopo ben sette mesi di ospedale.
"Dopo 208 giorni di ricovero allo Strong Memorial Hospital – ha scritto Kevin Oklobzija sulle colonne del Rochester Democrat and Chronicle – Gates Orlando è tornato a casa. L’Hall of Famer dei Rochester Americans, ex star di hockey in NHL e nel Vecchio continente, ha vissuto due anni critici; ventiquattro mesi nei quali è stato in pericolo di vita. Da inizio mese è, in ogni caso, tornato nella sua abitazione, ha ripreso a dormire nel suo letto".
“Non respiravo aria fresca dallo scorso 9 agosto” è stato l’unico commento di un commosso Orlando.
L’ex bianconero ha vissuto senza il proprio cuore e solo grazie all’ausilio dei macchinari fin dal 4 aprile 2012. Quando un donatore compatibile è stato trovato, lo scorso 4 febbraio, il trapianto è divenuto una realtà ed è stato effettuato – immediatamente - al Rochester Medical Center.
Per ora Gates deve vestire dei guanti e una mascherina quando è fuori da casa. Questa precauzione, indispensabile per evitare eventuali infezioni, dovrà forse divenire un’abitudine per una persona che, come tutti i trapiantati, ha visto il proprio sistema immunitario distrutto dai trattamenti necessari affinché il suo corpo accettasse il nuovo organo. A parte questo il 50enne potrà in ogni caso vivere una vita normalissima.



