«Ognuno ha i propri valori...»


Il trasferimento di Celestini a Mosca ha irritato molti tifosi del Basilea. Parola al direttore sportivo Daniel Stucki e al suo successore Ludovic Magnin.
Il trasferimento di Celestini a Mosca ha irritato molti tifosi del Basilea. Parola al direttore sportivo Daniel Stucki e al suo successore Ludovic Magnin.
MOSCA - La partenza di Fabio Celestini dal Basilea non ha sorpreso più di tanto: la notizia era nell'aria da diverse settimane. Tuttavia, l’annuncio del suo nuovo datore di lavoro ha fatto infuriare molti, soprattutto l'ambiente renano: l'ex tecnico, fra le altre, anche del Lugano ha firmato con il CSKA Mosca. Il proprietario principale del CSKA Mosca è la Vnesheconombank (VEB), la banca statale russa, che detiene la quota di maggioranza delle azioni. Un "dettaglio" di non poco conto, che ha fatto arrabbiare diverse persone.
Il clamore tra i tifosi del Basilea, dopo la notizia, è stato notevole. «Chi lancia la petizione per togliere a Celestini il passaporto svizzero?», scrive per esempio un utente su X. Ma come vede l’FC Basilea il trasferimento del suo ex allenatore in Russia? Il direttore sportivo Daniel Stucki e il nuovo tecnico Ludovic Magnin hanno risposto a questa domanda.
Per Stucki il denaro non è la cosa più importante
Il passaggio di Celestini a Mosca non ha colto del tutto di sorpresa il direttore sportivo. «Sapevo già da un po’ che c’erano delle trattative in corso - ha detto Stucki - Ciascuno ha le proprie basi decisionali. Non conosco quelle di Fabio. Ognuno ha anche i propri valori, quindi preferisco non commentare troppo».
Secondo Stucki, Celestini ha fatto un buon lavoro a Basilea e potrà farlo anche a Mosca. «Naturalmente lì ci sono da anni circostanze particolari, comunque gli auguro tanto successo». Dal momento dell’addio, il direttore sportivo e Celestini non hanno più avuto contatti.
E Stucki, cosa avrebbe fatto se si fosse trovato nella posizione di Celestini? «La mia situazione è un po’ diversa. Ho una famiglia che qui si trova molto bene, e non sono uno che va via da solo. Per questo motivo sono pensieri lontani da me: accettare un’offerta solo per denaro renderebbe infelice la mia famiglia…».
«Non si sa mai cosa può succedere nella vita»
Anche Ludovic Magnin ha parlato del trasferimento del suo predecessore. «Ho la sensazione che tutti vogliano giudicare ciò che fanno gli altri. Alla fine per me vale: vivi e lascia vivere. Ma ho un'opinione chiara su questo».
«Anche io durante la mia carriera ho ricevuto offerte dagli Emirati o dagli Stati Uniti - ha aggiunto l'ex coach del Losanna - Non credo che mia moglie sarebbe felice di un trasferimento simile». Al nuovo allenatore di Shaqiri e compagni è stato chiesto se non accetterebbe mai una simile proposta… «Di certo non dirò mai in un’intervista che non accetterò mai un’offerta del genere. Ma è chiaro che ho in testa alcune cose per cui posso dire: probabilmente non lo farò mai. Ma non si sa mai cosa possa succedere nella vita e in quale situazione ci si potrebbe trovare all’improvviso. Magari un giorno avrò bisogno di qualcosa che dieci anni prima non avrei fatto».
































