«Complimenti al Basilea. Il loro terzo gol ha distrutto la partita»

«Mi mancano le parole per poter commentare questa partita, c’è stato un inizio di secondo tempo incomprensibile», parola di Lukas Mai, che non nasconde la delusione dopo il sonoro 5-2 incassato contro il Basilea. «Non so darmi una risposta. Forse eravamo troppo sicuri, pensando che con un uomo più tutto fosse più facile. Posso solo fare i complimenti al Basilea che ha fatto un'ottima partita, mentre noi dovremo analizzarla bene. Mi ripeto, non ho parole. Tutti sapevano cosa dovevano fare in campo e anche per questo è difficile dare una spiegazione. Il mister nella pausa ci aveva dato delle precise indicazioni su come giocare nel secondo tempo. A quattro in difesa, non era una novità. Volevamo aggredirli per segnare subito una rete. Invece…».

Invece Shaqiri è salito in cattedra. «Le occasioni nel primo tempo le abbiamo avute e non le abbiamo sfruttate: bisogna segnare di più. Shaqiri imprendibile? Assolutamente no, siamo noi che lo abbiamo invitato a nozze. È stato bravo a concretizzare le occasioni che ha avuto.  Sono stati bravi ma gli abbiamo fatto troppi regali. Ora dobbiamo subito dimenticare questa gara e concentrarci sulla prossima a Ginevra».

Croci-Torti, amareggiato, fa una dura autocritica ed elogia gli avversari. «Paradossalmente l’espulsione ha cambiato la partita. Nel primo tempo avevamo tutti i riferimenti e ho visto un Lugano concentrato. Una squadra attenta che si è creata le sue occasioni. Poi lo spostamento di Shaqiri come punta ha cambiato i riferimenti e subito hanno fatto un gran gol. Ma quello che ha distrutto la partita è la terza rete che abbiamo concesso. Un gol che mai avremmo dovuto concedere. Dopo abbiamo fatto fatica a reagire. Ero convinto di poter prendere in mano la partita nel secondo tempo, ma poi ci sono i dettagli, le giocate che decidono i match. La loro seconda rete ha veramente cambiato le coordinate dell’incontro. Bisogna come sempre assumersi le proprie responsabilità, che mi prendo pienamente: devo fare autocritica. Negli spogliatoi ho chiesto scusa alla squadra. Ho sbagliato io qualcosa all’inizio del secondo tempo, cambiando la marcatura su Shaqiri. Lui non perdona. Queste reti le può fare solo lui in Svizzera. Complimenti al Basilea, ha dimostrato di essere una squadra forte e quando sono rimasti in 10 hanno fatto vedere di che stoffa sono fatti. La tripletta di Shaqiri in pochi minuti ne è la dimostrazione chiara e limpida. Dobbiamo ammettere la superiorità dei renani, sono stati forti mentalmente».