«Deluso che non si tratti sui premi ai giocatori»

L'italiano ha detto la sua in merito al prize money dei grandi tornei: «Il calendario e la programmazione sono argomenti importanti, ma nulla impedisce ai Grand Slam di affrontare ora le questioni sociali dei giocatori»
L'italiano ha detto la sua in merito al prize money dei grandi tornei: «Il calendario e la programmazione sono argomenti importanti, ma nulla impedisce ai Grand Slam di affrontare ora le questioni sociali dei giocatori»
PARIGI - Immancabilmente il tema del montepremi dei grandi tornei torna d'attualità. Come distribuire al meglio i compensi per evitare che siano sempre e soltanto i big a mangiare la fetta più grande della torta, lasciando di conseguenza solo le briciole agli altri? Incalzato sul tema, Jannik Sinner - uno di quelli che negli ultimi anni ha gonfiato di più il proprio conto in banca - spera che presto si possa trovare una soluzione per andare incontro anche a coloro che non albergano nelle parti altissime del ranking.
«Abbiamo avuto buoni incontri con i Grand Slam di Roland Garros e Wimbledon, quindi è stato deludente sentire che non possono agire sulle nostre proposte finché non vengono risolti altri problemi - ha detto l'italiano al The Guardian, attualmente impegnato al Masters 1000 di Parigi - Il calendario e la programmazione sono argomenti importanti, ma nulla impedisce ai Grand Slam di affrontare ora le questioni sociali dei giocatori, come le pensioni e l'assistenza medica. I Major sono gli eventi più importanti e generano la maggior parte dei ricavi del tennis, quindi chiediamo un contributo equo per sostenere tutti i giocatori e premi in denaro che riflettano meglio i guadagni di questi tornei. Vogliamo collaborare con i Grand Slam per trovare soluzioni che favoriscano tutti nel tennis».




