Si costituisce per l'omicidio della ex il portiere del Flamengo

Da un mese si indagava sulla scomparsa della giovane fino a quando il cugino 17enne del calciatore ha confessato di aver rapito e ucciso insieme a lui la ragazza 25enne che aveva da poco partorito
Da un mese si indagava sulla scomparsa della giovane fino a quando il cugino 17enne del calciatore ha confessato di aver rapito e ucciso insieme a lui la ragazza 25enne che aveva da poco partorito
MINAS GERAIS (Brasile) - Microfoni e flash anche davanti alla stazione di polizia, ma stavolta Bruno Fernandes de Souza, portiere della squadra campione del Brasile, il Flamengo, non era lì per firmare autografi.
Sguardo basso e nessuna dichiarazione per la star del calcio rublonegro che si è costituito perché accusato, insieme a un amico, di aver rapito e assassinato la sua ex amante a Belo Horizonte.
"Credo che ora chiariremo i punti oscuri e potremo procedere con le indagini", ha detto soddisfatto il capo della polizia ora che Bruno è in manette.
Eliza Samudio, 25 anni, era scomparsa il mese scorso. Quattro mesi fa aveva partorito il loro figlio e da allora, secondo la moglie di Bruno, Dayane, prima arrestata poi rilasciata, la ragazza stava ricattando il giocatore.
Ma l'omicidio non sarebbe il primo episodio di violenza: già lo scorso ottobre Elisa aveva denunciato il portiere del Flamengo per averla rapita, picchiata e costretta a prendere dei farmaci per abortire.
La svolta è arrivata qualche giorno fa, con la testimonianza di un cugino 17enne: ha confessato di aver rapito la ragazza insieme a Bruno e a un altro complice e di averla uccisa con il calcio di una rivoltella mentre lei tentava di scappare. Da lì l'ordine di arresto che ha convinto il giocatore a consegnarsi alla polizia.
AGR
Foto d'apertura: Keystone








