Valentina Bevilacqua, il talento non ha età

A soli 16 anni è già titolare nel Bellinzona in Lega Nazionale A e con la nazionale Under 16 ad agosto parteciperà al Torneo delle Otto Nazioni.
A soli 16 anni è già titolare nel Bellinzona in Lega Nazionale A e con la nazionale Under 16 ad agosto parteciperà al Torneo delle Otto Nazioni.
L’amore per la pallavolo nasce presto, infatti già a sei anni Valentina Bevilacqua inizia a frequentare i corsi mini di volley a Morbio. Appena cinque anni più tardi è già aggregata alla prima squadra del Morbio Volley, che milita nel campionato di Seconda Lega. Non trovando però molto spazio in prima squadra, Valentina continua a giocare anche nei campionati giovanili, dove può affinare la tecnica, non perdere il ritmo partita e mettere in mostra il proprio talento tanto da entrare a far parte della Selezione Ticino.
Negli ultimi due anni sono molte le soddisfazioni che la palleggiatrice di Vacallo riesce a togliersi: la scorsa stagione con la squadra Under 16 del Morbio conquista sia titolo cantonale che nazionale; nel 2005/06 con la prima squadra del Morbio trionfa nel campionato di Seconda Lega e lo stesso anno con la SAR Ticino vince i Campionati svizzeri, mettendosi in gran luce tanto da meritarsi la convocazione nella nazionale rossocrociata Under 16.
Passando attraverso diverse selezioni nei vari stage con la Nazionale, Valentina è riuscita a conquistarsi il posto da titolare, che spera di mantenere anche quest’estate al Torneo delle 8 Nazioni a Gran Canaria: “Alla prima selezione nel novembre del 2006 – racconta la neo-sedicenne – eravamo in settanta, adesso il gruppo si è ristretto a venti e di volta in volta ne vengono selezionate dodici per andare a fare le diverse competizioni. A dicembre abbiamo partecipato a un torneo a Cuneo e ho giocato tutte le partite, ma per mantenere il posto da titolare devo impegnarmi tutti i giorni e migliorare sempre”.
Dopo il campionato di Prima Lega sempre tra le file del Morbio Volley, ancora passato più in panchina che in campo, quest’anno Valentina ha avuto la sua grande occasione diventando a soli 15 anni la palleggiatrice titolare del Bellinzona in LNA.
Nella pallavolo c’è la strana convinzione che per giocare ad alto livello bisogna essere alti, meglio ancora altissimi. Fortunatamente per una palleggiatrice più importanti dei centimetri sono mani e testa, come insegna l’idolo di Valentina, Eleonora “Leo” Lo Bianco, alzatrice dell’Italia campione del mondo a Berlino nel 2002 e alta solo 2 centimetri più di lei. Ovviamente è troppo presto per azzardare qualsiasi tipo di paragone, anche perché Valentina Bevilacqua per ora può solo sognare di imitare le gesta del suo mito.
Oltre alle quattro o cinque sedute di allenamento settimanali che effettua con il Bellinzona agli ordini del suo coach Roberto Leporati, Valentina lavora individualmente tre volte a settimana secondo un piano elaborato dai tecnici della nazionale: “L’allenatore ha davvero un bel rapporto con tutta la squadra. Io poi gli devo molto. Essendo alla mia prima esperienza a questo livello, mi sta aiutando a crescere sotto tutti i punti di vista. In particolare mi ha insegnato ad alzare al centro, anche se poi il nostro gioco si sviluppa maggiormente in banda”.
Tolte scarpette e ginocchiere Valentina Bevilacqua è una studentessa al primo anno alle scuole commerciali di Bellinzona. Il fatto di studiare nel paese dove gioca le semplifica gli spostamenti, anche se praticamente passa tutta la giornata fuori casa: “Uscire alle 7 del mattino e rincasare alle 10 della sera è abbastanza pesante, ma giocare in LNA era un occasione che non potevo lasciarmi scappare. Purtroppo non mi resta molto tempo libero, così quando posso cerco di vedere gli amici di sempre, altrimenti guardo una puntata di Grey’s Anatomy o ascolto musica. Sono fortunata perché sia nella pallavolo che a scuola ho fatto tante belle nuove conoscenze”.
Per quel che riguarda il suo futuro Valentina ha le idee in chiaro: “Sicuramente la priorità al momento ce l’ha la pallavolo e non nego che un giorno mi piacerebbe fare la professionista. Il sogno è sostituire “Leo” Lo Bianco alla Foppapedretti Bergamo, ma più realisticamente penso di avere maggiori possibilità a livello svizzero. Se non dovessi riuscire a sfondare dopo le Commerciali mi piacerebbe lavorare in campo economico”. Ma per questo c’è ancora tempo, prima bisogna provare a trasformare un sogno in realtà.
(GLM/SR)





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