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PALLACANESTRO

Giulia Pedrazzini sempre più in alto

La cestista della Muraltese parteciperà agli Europei di Skopje in Macedonia con la nazionale rossocrociata Under 18.
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Giulia Pedrazzini sempre più in alto
La cestista della Muraltese parteciperà agli Europei di Skopje in Macedonia con la nazionale rossocrociata Under 18.
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Nonostante papà Benedetto e mamma Cristiana fossero giocatori di basket, l’amore per questo sport di Giulia Pedrazzini è scoppiato relativamente tardi; infatti fino ai 10 anni alla palla a spicchi preferiva la ginnastica ritmica. Stufa di do...

Nonostante papà Benedetto e mamma Cristiana fossero giocatori di basket, l’amore per questo sport di Giulia Pedrazzini è scoppiato relativamente tardi; infatti fino ai 10 anni alla palla a spicchi preferiva la ginnastica ritmica. Stufa di dover ripetere sempre gli stessi esercizi, insieme ad alcuni amici decide di seguire qualche allenamento della Muraltese. “Ho capito – confessa Giulia –  che preferivo il basket alla ginnastica, quando invece di provare gli esercizi di ritmica con la palla, tiravo a canestro”.

Nella Muraltese fa tutta la trafila delle giovanili e spesso le capita di incontrare nelle finali cantonali il Riva Basket, con cui nasce una sana rivalità sportiva. Nonostante sia in prima squadra già da tre stagioni, nelle occasioni importanti scende a dar man forte alle compagne della sua categoria, così nel 2006/07 con le cadette della Muraltese sconfigge il Riva nella finale della Coppa Ticino, titolo che ancora mancava nel palmarès di Giulia. “Alle Final Four del campionato ogni tanto vincevamo noi, ogni tanto loro. Ma in coppa non eravamo mai riuscite a batterle, per questo motivo il successo del 2006 è molto importante. Sempre contro il Riva, nello stesso anno ci siamo incontrate in semifinale ai Campionati svizzeri. Tutti credevano fosse una sorta di finale anticipata, invece dopo averle battute, siamo entrate in finale scariche e purtroppo abbiamo perso…”.

Grazie alla Selezione Ticino, con la quale a partire dal 2003 e nel corso degli anni ha disputato diverse partite (vincendo spesso e volentieri), la cestista di Losone è riuscita a dimostrare il suo valore tanto da meritarsi tre anni fa la convocazione in nazionale di categoria e da allora sono ben dodici i raduni fatti con la rappresentativa rossocrociata. L’ultimo proprio dal 26 al 30 dicembre scorsi: “Anche se ci fanno lavorare davvero tanto, io sono sempre felicissima di andare con la nazionale; il gruppo è molto bello e in più imparo sempre molte cose. Non vedo l’ora di rappresentare il mio paese in una competizione ufficiale come gli Europei Under 18 in Macedonia”.

Giulia Pedrazzini è un’ala a cui piace giocare vicino a canestro, anche se, vista la sua costante voglia di migliorarsi, sta imparando anche a tirare da fuori. Difficilmente forza un’azione o un tiro, per questo spesso le viene detto che è troppo altruista, ma lei candidamente ammette: “Sono più contenta quando segna una mia compagna grazie a un mio assist”.

Con la Muraltese si allena tre volte alla settimana, ma il lavoro individuale è fondamentale se si vuole arrivare a certi livelli. Per questo Giulia con grande umiltà si mantiene in forma da sola sia sul piano fisico con flessioni e addominali sia su quello tecnico passando ore a tirare nel canestro sotto casa. Quest’anno sente di aver fatto ulteriori progressi grazie al nuovo allenatore Milan Mladjan, che le sta dando fiducia e spazio: “Devo dire che mi sono trovata bene con tutti gli allenatori che ho avuto, ma coach Mladjan penso sia quello che mi capisce di più. Grazie alle sua grande esperienza è eccezionale sia sotto il profilo umano che sul piano tecnico”.

Fuori dal parquet Giulia Pedrazzini è una studentessa al terzo anno di indirizzo linguistico al liceo di Locarno. Non ha ancora deciso cosa farà dopo la maturità anche se per ora l’idea è quella di spostarsi nella Svizzera tedesca o romanda per studiare una lingua, con la prospettiva di diventare docente o traduttrice. Nulla è ancora deciso però, anche perché la destinazione che sceglierà dovrà permetterle di proseguire l’avventura con il basket nella speranza un domani di giocare in LNA e perché no di vestire la maglia della nazionale maggiore.

 
(GLM/SR)
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