Lotta contro il coleottero giapponese nel nostro distretto.

Matteo Muschietti – Municipale di Coldrerio e sentinella dell'ambiente
È dal 2017 che è presente nel Mendrisiotto e il suo nome esatto è Popillia japonica. Gli adulti si nutrono di foglie, fiori e frutti determinando forti defogliazioni, mentre le larve si sviluppano nel terreno nutrendosi di radici di graminacee e compromettendone l'ancoraggio radicale. Anche indirettamente finiscono con il far danni: la loro massiccia presenza spinge infatti all'azione cornacchie e tassi che si nutrono delle loro larve presenti nei prati, contribuendo a rovinarli ulteriormente.
Durante l'estate appena passata, al mattino, mi recavo tra i filari delle viti e questi coleotteri erano presenti in gran numero sulle loro foglie e le consumavano. Scrollavo allora tutte le foglie e i coleotteri cadevano a terra. poi con pazienza li si raccoglieva.
In Ticino abbiamo già assistito a flagelli simili dovuti ad un coleottero. Negli anni '40-'50 esistevano i famosi maggiolini, coleotteri che uscivano dalla terra nel mese di maggio ed attaccavano tutte le foglie delle piante da frutta.
Era il tempo della seconda guerra mondiale . Per arginare questo problema i comuni raccomandavano di andare al mattino sulle piante in cui si posava l'insetto e di farlo cadere a terra con un bastone per poi raccoglierlo e portarlo al comune, che elargiva un centesimo per ogni maggiolino.
Tutti i comuni collaboravano e quando avevano un cospicuo numero di maggiolini, questi venivano ritirati dal Cantone. Venivano poi triturati e si procedeva alla creazione di mangime per le galline. Infatti quest'ultime si cibavano dei maggiolini che cadevano dalle piante e in tempo di guerra era una risorsa in più per l'allevamento dei polli.
Abbiamo quindi già assistito a un'invasione di coleotteri. Oggi i maggiolini sono pochi e molto più piccoli di quelli degli anni '50.
Finalmente anche il Cantone si è mosso per combattere il coleottero giapponese. È prevista una riunione il primo dicembre aperta a tutti i comuni. Secondo mio parere sarà necessario prendere contatto con i comuni oltre frontiera che hanno lo stesso problema, al contrario dei coleotteri che pullulano sia in Svizzera che in Italia.
Coinvolgere le autorità italiane e quindi un obbligo se vogliamo avere risultati concreti contro questo coleottero che minaccia i nostri prati , campi da calcio e soprattutto la nostra produzione di uve Merlot.




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