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GERARDO GIGLIOE vabbè, al massimo chiediamo un credito suppletorio

10.02.24 - 18:22
Gerardo Giglio – Candidato in CC Lugano – Il Centro
GERARDO GIGLIO
Fonte GERARDO GIGLIO
E vabbè, al massimo chiediamo un credito suppletorio
Gerardo Giglio – Candidato in CC Lugano – Il Centro

LUGANO - Quando si eseguono dei lavori pubblici capita purtroppo che i costi superino quelli preventivati e che per portare a termine un’opera si rende necessario chiedere dei crediti supplementari al consiglio comunale.

L’articolo 176 della Legge organica comunale parla chiaro: Il credito suppletorio deve essere chiesto non appena è accertato un sorpasso superiore al 10% del credito lordo originario e superiore a fr. 20’000.

Ma perché si arriva a questo punto? A volte la causa sono delle modifiche (di qualità o di quantità) apportate in corso d'opera; altre volte si incontrano degli imprevisti. Ma in diversi casi si constatano purtroppo degli errori: errori nel calcolo del preventivo o errori di progettazione, ecc.

È molto difficile che questi crediti suppletori vengano rifiutati da un Legislativo comunale. Nessuno vuole nel proprio territorio una struttura o un’opera pubblica incompleta come purtroppo ogni tanto avviene nella vicina penisola.

Però è importante tenere presente che si tratta pur sempre di soldi pubblici e che pertanto sarebbe meglio evitare di spendere più di quanto preventivato. È doveroso nei confronti dei cittadini agire sempre con la massima trasparenza.

In genere mi sembra che a Lugano vada dato atto al Municipio di preparare bene da un punto di vista tecnico e finanziario i Messaggi che presentano all'esame dei Consiglieri comunali. Se consideriamo la grande quantità di investimenti, noteremo che non vengono richiesti molti crediti suppletori. Molto bene!

Oltre che dell’esecutivo comunale, questo ottimo risultato è anche merito dei collaboratori dell’amministrazione comunale e dei professionisti coinvolti. Continuate così!

Un Municipio non fa una bella figura quando chiede un credito suppletorio. Se succede significa che qualcosa è andato “storto”. Ricordiamoci però che è meglio chiedere un credito suppletorio e accettare le critiche, piuttosto che “infilare” qualche costo in altri investimenti o in qualche conto della gestione corrente al fine di arrivare a sforare solo del 9.99%. Commissione della gestione, occhio!

In conclusione, quale candidato al Consiglio comunale di Lugano voglio prendere questo impegno con gli elettori: mostrare sempre estrema attenzione ai costi pubblici, qualsiasi sia la loro motivazione.

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