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PARTITO COMUNISTADoppio NO a una riforma dell’AVS21 sulle spalle delle donne e dei meno abbienti!

01.09.22 - 08:30
Partito Comunista
Depositphotos (IgorVetushko)
Doppio NO a una riforma dell’AVS21 sulle spalle delle donne e dei meno abbienti!
Partito Comunista

Il prossimo 25 settembre saremo chiamati a votare sulla proposta di riforma dell’AVS21. La riforma prevede di risanare le casse della previdenza alla vecchiaia innalzando l’età pensionabile delle donne a 65 anni e aumentando l’imposta sul valore aggiunto (IVA).

Già ad oggi le donne, a causa del lavoro a tempo parziale e delle disparità salariali, ricevono delle rendite pensionistiche di un terzo più basse rispetto agli uomini. Con questa riforma le donne non solo lavorerebbero un anno in più, ma sarebbero addirittura private di 26'000 franchi di rendita.

L’aumento dell’età di pensionamento delle donne è solo il primo passo, infatti questo innalzamento riguarda anche gli uomini in quanto apre le strade al pensionamento a 67 anni per tutti già nei prossimi anni, come già comunicato dal Consiglio Federale. È una riforma anti-sociale e distaccata dalla realtà: i dati dimostrano che trovare un posto di lavoro oltre i 60 anni è quasi impossibile, è quindi assurdo pensare di far lavorare le persone più a lungo. Il rischio è solo di aumentare le persone che dovranno far capo alla disoccupazione o all’assistenza sociale!

Di fronte a un rincaro generale dei costi della vita, il Parlamento propone inoltre un aumento dell’IVA. L’aumento dell’aliquota andrebbe a ridurre ulteriormente il potere d’acquisto di tutti i cittadini, ma in particolare metterebbe a rischio le fasce meno abbienti della popolazione. L’IVA è un’imposta altamente anti-sociale in quanto colpisce in egual modo tutti i cittadini e anziché aumentata, andrebbe abolita! Questa modifica significherebbe un aumento dei costi della vita per tutti, per dover lavorare di più e ricevere meno rendite pensionistiche.

Il 25 settembre bisogna opporsi fermamente a questa riforma che mira a risparmiare 7 miliardi sulle spalle delle donne e dei meno abbienti. Doppio NO ad una riforma anti-sociale dell’AVS21!

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