Dalla finzione alla realtà, la miniserie racconta i fatti realmente avvenuti nel 1994 alla Banca centrale colombiana
BOGOTÀ - Siete fan del Professore, di Tokyo e di tutta la banda? Allora non potete perdere La Rapina del Secolo, la miniserie colombiana che Netflix lancia a partire dal 14 agosto.
Qui però non ci troveremo di fronte a una storia partorita da una penna divertente e fantasiosa ma a fatti realmente avvenuti. La rapina del secolo è infatti realmente avvenuta e risale al 1994 quando una banda di ladri riuscì a operare nella Banca della Repubblica di Colombia e a sottrarre 33 milioni di dollari.
Le affinità tra la storia avvenuta in Colombia e La casa di Carta però non si esauriscono qui. L’episodio che è passato alla storia come la più grande rapina del 20esimo secolo infatti ha altri punti di contatto con la serie visto che i rapinatori hanno fatto irruzione entrando dalla porta principale, non hanno sparato a nessuno e non hanno neanche messo in allerta le autorità durante le 21 ore in cui sono stati all’interno.
A scoprire cosa era successo sono stati i poliziotti quando arrivati nel seminterrato hanno trovato strumenti, maschere, bombole d’ossigeno e saldatori ma soprattutto un enorme buco nel caveau della banca dove erano stati sottratti 24 milioni di pesos, l’equivalente di 33 milioni di dollari statunitensi.
Una rapina a cui hanno preso parte direttamente o indirettamente 26 persone e per la cui pianificazione sono stati necessari 8 mesi di lavoro. Il bottino resta il più grande mai sottratto alla Banca centrale di un paese.