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"Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male". E tu sei superstizioso?

I riti contro la sfortuna di alcune celebrità nostrane
Keystone
"Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male". E tu sei superstizioso?
I riti contro la sfortuna di alcune celebrità nostrane
LUGANO -  "Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male". La frase appartiene a quel genio di Eduardo De FIlippo. La superstizione è argomento sempre di attualità e spesso tiene banco...

LUGANO -  "Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male". La frase appartiene a quel genio di Eduardo De FIlippo. La superstizione è argomento sempre di attualità e spesso tiene banco nelle nelle tavolate serali sia che si tratti di una cena tra operai o di un convivio di intellettuali.
In Italia è appena uscito un libro che raggruppa i riti scaramantici di alcuni personaggi famosi, intitolato “Il metodo antisfiga”, scritto da Gian Maria Aliberti Gerbotto. Abbiamo voluto testare i metodi anti jella di alcune nostre celebrità nostrane.

Vicky Mantegazza: “Per l’hockey non ho alcun gesto particolare ma non passatemi il sale senza prima averlo appoggiato sul tavolo perché non lo prenderei”

Fabrizio Casati: “Incarno la scaramanzia, per ogni cosa ho un oggetto specifico. Ogni giorno batto tre volte il piede destro per terra, stessa cosa faccio con la fede sulla porta prima di entrare in studio”

Sergio Savoia: “Una volta avevo in auto un cornetto comprato a Napoli poi si è rotto ma la cosa mi ha portato molta fortuna”

Padre Callisto: “No, non ho gesti scaramantici. Credo però sia agli spiriti maligni che a quelli benigni e nella forza della preghiera”

Ed ora testiamo il vostro grado di scaramanzia.

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